Mattarella confida a Giada Rossi: «Vorrei giocare come lei»

ROMA. Giornata emozionante quella vissuta ieri ai giardini del Quirinale dove il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto con tutti gli onori le bandiere italiane mostrate con orgoglio al mondo durante le cerimonie di apertura e di chiusura delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi di Rio.
Sono state riconsegnare dagli atleti medagliati e quarti classificati.
La nostra regione era rappresentata dalle due medaglie di bronzo della Paralimpiadi ovvero Giada Rossi per il tennis tavolo e Andrea Tarlao per il ciclismo su strada.
Mancava, ma è stata ricordata dalla cerimoniere del Quirinale, la nostra Chiara Cainero, ieri a casa con l’infuenza, che in questa edizione dei Giochi olimpici si è aggiudicata l’argento nel tiro a volo dopo il grande oro conquistato a Pechino 2008.
Occorre dire che Mattarella ha premiato tutti i medagliati consegnando loro un sigillo presidenziale e scambiando con loro qualche parola.
La massima carica dello Stato ha poi confessato a Giada Rossi un aspetto inedito. Infatti Mattarella ha giocato a tennistavolo e ha confessato di nutrire un debole per Giada e suo modo di interpretare questo sport.
«Vorrei giocare come lei» ha infatti confidato sottovoce il presidente di fronte allo sguardo compiaciuto di Giovanni Malagó presidente del Coni e Luca Pancalli presidente del Cip il comitato Paralimpico nazionale.
Andrea ha invitato il presidente a toccare la sua medaglia perché porta fortuna. In platea da spettatore interessato c’era anche il Presidente del consiglio Matteo Renzi che si è seduto proprio accanto a due dei portabandiera delle cerimonie di Rio, la nuotatrice Federica Pellegrini e la schermidrice Beatrice Vio che con le sue stoccate ha emozionato ai Paralimpici.
Il presidente Sergio Mattarella, pronunciando il suo discorso, non è entrato nella delicata questione politica relativa alla rinuncia alla candidatura olimpica di Roma da parte del sindaco Virginia Raggi.
Però ha spiegato che «in queste quattro settimane di giochi olimpici e Paralimpici si sono accesi su Rio i riflettori di tutto il mondo». È sembrato un riferimento a quanto possono dare Roma e la nazione intera in caso di assegnazione delle Olimpiadi.
Su questo aspetto Giovanni Malagó si è detto convinto che «anche l’assemblea capitolina ratificherà tra poche settimane la rinuncia ai giochi a Roma nel 2024. Anche se la politica può ribaltare sentenze che sembrano scritte.
Il finale di cerimonia è servito per scambiare qualche battuta e fare le congratulazioni agli atleti. In mezzo qualche foto ricordo con protagonisti Giada Rossi e Andrea Tarlao.
Per loro le Paralimpiadi si sono concluse ieri con il rientro in aereo in Friuli. Adesso è già tempo di pensare a Tokyo 2020. Giada tornerà ad allenarsi dai Rangers di Udine da mercoledì.
Andrea inforcherà la bici anche nelle ore serali dotato di lumino per poter percorrere il tragitto che solitamente percorre per le sedute da Fiumicello a Gradio. Addio Olimpiadi e Paralimpiadi di Rio. Prossima fermata Tokyo, tra 4 anni.
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