Matteo e Corinna, un saluto sull'Etna che vale più di una vittoria

Il friulano della Bora-Hangrohe Fabbro e la fidanzata "corrono" assieme la corsa rosa: lui va forte, lei fa la hostess. Ma causa virus non si possono mai vedere

PIANO PROVENZANA.  La storia sarebbe piaciuta al grande Sergio Zavoli, capace prima di tutti negli anni Sessanta ad entrare nell’animo e nella vita, e non solo nelle pedalate, dei corridori, non per forza campioni.

Quattrocento metri all’arrivo della terza tappa del Giro sull’Etna. Un corridore della Bora Hansgrohe va verso il traguardo fradicio d’acqua. Sa di avere fatto il suo, sa che i quasi 10’ accusati dal vincitore Caicedo sono in realtà una polizza per gioie che verranno.Con li c'è un corridore della Uae Emirates.

A sinistra vede lo stand della Valsir, una delle poche aziende superstiti nella carovana della corsa ridotta all’osso per pandemia. Un marchio di Brescia, zona epicentro del virus, ma la passione per la bici va oltre, anche se si è leader nel mercato dell'edilizia e non delle bici.

Il corridore alza il braccio, saluta, sorride, va. Corinna, che per la Valsir da 4 anni è una delle ragazza-immagine al Giro, è sulla porta dello stand. Sorride, saluta, orgogliosa del suo Matteo, fidanzato da 4 anni e che, sempre causa virus e bolle varie, invece di poter vedere, salutare, abbracciare, incoraggiare ogni giorno come sogna da mesi, può solo sentire al telefono o in videochiamata proprio come quando lui corre, ad esempio, in Australia o in Argentina, e lei lavora nella sua Salò.

In carovana al Giro al tempo del Covid accade anche questo. Matteo Fabbro, ha 25 anni, è un friulano di Codroipo. Piccolo, forte, azzurro ai Mondiali di Imola.

Siccome era riserva aveva ottenuto dal ct Davide Cassani di andare a rifinire la preparazione sull’Etna. E proprio sulle rampe ben conosciute in allenamento lunedì prima di arrivare “con calma” al traguardo aveva acceso la miccia tirando a lungo il gruppo dei più forti. Tanto forte che i capitani Konrad e Majka, poi rientrati come da programma in classifica generale grazie al lavoro "di preparazione"del frilano, gli avevano pure urlato di rallentare.

In gruppo, dopo la crono corsa alla grande, lui scricciolo in balia del vento, è ormai famoso (con tanto di battute sui socil dei colleghi) per aver detto «avevo più denti nella corona davanti del cambio, 58, che chili, 54».

Martedì verso Villafranca Tirreno, per togliere di mezzo pericolosi avversari per lo sprint all'altro capitano Peter Sagan, ha tirato sulla salita di Portella Mandrazzi. Insomma, fa il gregario in attesa di qualche giorno di "libertà".

Corinna? Intanto di cognome fa Leali. Sì, è la figlia di Bruno, gregarione bresciano anni Ottanta alla Carrera di Boifava di "dezaniana" memoria, insomma cognome che vuol dire ciclismo in riva al Garda. 

Prima del saluto del fidanzato, tra un gadget e l’altro regalato ai (pochi) tifosi, ci ha detto: «Ci siamo conosciuti alle gare degli under 23, lui correva per il Team Friuli, i miei genitori hanno la squadra Iseo Serrature, un team storico. Il primo passo l’ha fatto lui, io all’inizio non gli ho dato corda. Ma quando ho saputo che in Colombia era caduto e si era infortunato alla spalla, gli ho mandato un messaggino».

E da cosa nasce cosa. Anche il sogno, un giorno «di “correre” un Giro insieme. Solo che così, vicini ma distanti non l’avrebbero mai immaginato. «Sogna di vincere una tappa, spero nel suo Friuli. Spesso viene a Salò ad allenarsi dalle mie parti».E' una grande amica d Adelina, la moglie di Sonny Colbrelli, il corridore della Bahrain Merida. e così Matteo si allena spesso col passista veloce.

Corinna poi sa bene che il fidanzato ha un obiettivo in testa: arrivare "a casa" in forma per giocarsi le sue cate sul Monte di Ragogna, palestra dei suoi allenamenti, magari infilandosi in una fuga da lontano. "E poi ci sono le Frecce Tricolori, sua mamma lavora alla Base di Rivolto, quando vado da lui a Codroipo le vedo volteggiare in cielo: che spettacolo".

Unico dubbio: in caso di successo di tappa, difficilmente Matteo riuscirà a salutare Corinna prima di tagliare il traguardo. Ma lei se ne farà rapidamete una ragione.

 

 

 

Avrà tempo di salutarla prima del traguardo?

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