Mister Cioffi fa festa con la sua Udinese: «I ragazzi sono stati atomici»

Il tecnico bianconero sottolinea la prova di squadra, poi ammette: «È stato un parto», riferendosi alla vittoria. «Abbiamo patito tanto la rimonta subita con il Sassuolo»

Pietro Oleotto
L’allenatore dell’Udinese Gabriele Cioffi esulta al fischio finale assieme a tutto il suo staff ©Foto Petrussi
L’allenatore dell’Udinese Gabriele Cioffi esulta al fischio finale assieme a tutto il suo staff ©Foto Petrussi

UDINE. «I ragazzi sono stati atomici». Gabriele Cioffi esplode questo complimento non appena Dazn lo mette, a caldo, sotto i riflettori delle proprie telecamere. E lo ripropone in sala stampa, dopo aver commentato, con un pizzico di ironia: «È stato un parto», riferendosi alla vittoria casalinga in campionato che sfuggiva all’Udinese dallo scorso maggio.

«Non è stato facile. Non è facile ripartire sempre da zero dopo aver sfiorato più volte il successo anche per un secondo: ci vuole grande resilienza», racconta ancora il tecnico fiorentino per mettere la cornice attorno al capolavoro.

L’analisi

«È stata una partita perfetta, ma ne avevamo fatte altre di spessore: stavolta siamo stati bravi e fortunati». Insomma, per Cioffi l’Udinese a tratti debordante vista all’opera ieri con il Bologna non è stata una sorpresa assoluta. «Prendete questa affermazione tra virgolette quando dico che questa squadra non va più allenata. Nel senso che dal punto di vista fisico e tattico siamo sul pezzo. Vogliamo migliorarci ancora, giocando con una certa mentalità». Quale è questa mentalità lo sottolinea subito: «Per vincere devi avere coraggio. Perché devi accettare che devi rischiare: contro il Bologna l’abbiamo fatto e siamo stati bravi e fortunati».

Le scelte

La fortuna, però, aiuta gli audaci. E Cioffi ha osato sabato 30 dicembre, in particolare nel proporre in porta Okoye, “panchinando” il titolare Silvestri dopo la prestazione poco convincente di Torino. «Okoye ha la mia piena fiducia. Così come Silvestri che può stare fuori come sono stati fuori all’inizio Samardzic o Zarraga».

Per la serie: giocatori importanti e competitività interna. Adesso tocca al nazionale nigeriano. Così come tocca a Payero a centrocampo, forse il migliore in campo. «Ma i complimenti vanno girati alla squadra nel suo complesso: tutti hanno fatto il proprio dovere. Success che fino a poco tempo fa era titolare, è subentrato portando entusiasmo, voglia di fare. Sono dinamiche che solo la competizione in settimana, durante gl allenamenti, crea: vuol dire che siamo in buon flusso».

La mentalità

Non resta che guardare lontano. Alla Lazio, prossima avversaria nella prima giornata del 2024, sempre allo stadio Friuli, ma anche alle gare successive, le prima del girone di ritorno, contro Fiorentina, Milan, Atalanta, Monza e Juventus. «Il calendario sarà subito difficile», spiega Cioffi pensando al futuro.

Appuntamenti che l’Udinese dovrà affrontare con lo stesso piglio di ieri, fatto di pressing alto e coraggio. «Le aspettative creano delusione. La verità però è che io sono così. Ho sempre chiesto ai ragazzi una mentalità vincente. Abbiamo patito tanto il risultato con il Sassuolo. È stato un risultato psicologicamente pesante, così come era pesante la situazione quando sono arrivato».

Insomma, la vittoria è una boccata d’ossigeno. Preziosissima. Tanto che il premio saranno due giorni di “stacco”. «Meritati. Sono stati due mesi tosti, la squadra a livello fisico c’è, a nell’attenzione tattica pure: il riposo a volte è importante».

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