Oddo è il nuovo allenatore dell'Udinese. Le sue prime parole sono per Delneri: "So cosa vuol dire, sono stato esonerato anche io"

Con un comunicato la società bianconera ha ringraziato il tecnico di Aquileia per il lavoro svolto negli ultimi 13 mesi. In conferenza stampa Oddo ha ricordato quanto fatto dal suo predecessore: "Non è sempre colpa dell'allenatore ma è lui che paga"

UDINE. Delneri esonerato, Oddo nominato nuovo allenatore. L'Udinese calcio ha comunicato in mattinata, martedì 21 novembre, di aver sollevato dall’incarico della guida tecnica della prima squadra Mister Luigi Delneri e l’allenatore in seconda Giuseppe Ferazzoli. 

Poche ore dopo il nuovo tecnico bianconero è stato presentato in conferenza stampa. "Ringraziamo mister Delneri per questo anno di lavoro insieme a noi - ha detto il direttore sportivo Manuel Gerolin - Non eravamo contenti di come giocava la squadra. Non si è espressa come doveva, ed ecco il perché della decisione".

Gerolin ha poi spiegato il perché la scelta del nuovo tecnico sia ricaduta sul nome del campione del mondo: "Mister Oddo è alle prime armi ma l'Udinese segue il suo percorso da tempo, dal suo lavoro con il Pescara. Quindi la nostra non è stata una scelta così azzardata ma una decisione presa con un ragionamento logico. Speriamo sia la scelta giusta per guidare un gruppo di stranieri e di giovani": 


La parola poi è passata proprio a Oddo che ha voluto subito ringraziare il suo predecessore: "Ringrazio mister Delneri, io ci sono passato e sono certo che non è sempre e comunque colpa dell'allenatore. Ovvio che paga sempre lui". L'ex tecnico pescarese è stato infatti esonerato proprio con la squadra abruzzese. "A lui vanno i ringraziamenti per quello che troverò - ha aggiunto. - Sono contento di questa opportunità: tornare in serie A e avere a che fare con una società che ha molta ambizione". 

“Ho l'etichetta di avere vinto in B e di avere fallito in A, e quindi a livello personale voglio togliermi questa etichetta, ma quello che conta sono gli obiettivi di gruppo”. Il concetto della collettività, del senso di squadra fa sempre breccia nelle risposte del tecnico, che pone le pari opportunità come una locandina da appendere all'esterno dello spogliatoio.

“Io punto su tutti, ho chiesto una lista completa dei ragazzi che facevano parte della prima squadra e della Primavera e per me partono tutti da zero. Chi ha giocato sempre punta a mantenere la maglia da titolare. Non mi precludo nulla e mi aspetto molto da tutti.

Io punto sul gruppo e chi dimostra di più andrà in campo, ma non ho solo undici giocatori. Partite alla pari non è una fase di circostanza, ovviamente ho un'idea vedendoli dall'esterno. Per partite alla pari intendo dire che anche chi ha giocato di meno dovrà costruirsi la sua possibilità”.

Fuori Delneri, Pozzo ha già scelto Oddo
Udine 1 settembre 2016. Udinese Calcio. Gino Pozzo. © Foto Petrussi / Petrussi Diego

Poi, eccolo scendere nei dettagli. “Mi adatto ai giocatori e non viceversa . La mia filosofia ? La squadra deve avere certe caratteristiche, dovrà cercare sempre di giocare con aggressività, senza fare barricate, e sono convinto che l'esaltazione del singolo derivi da quella del gruppo. Questo non vuol dire non essere sprovveduti, ma giocare sempre con equilibrio e fare in modo che si riconosca il lavoro.

Difesa a tre? Non mi precludo nulla e non vuol dire che quello che avete visto a pescara lo rivedrete qua. Dovrò conoscere i giocatori sul campo e non dalla tribuna anche se molti di questi giocatori li conosco perfettamente. L'Udinese l'ho vista giocare anche dal vivo una volta e credo che abbia delle individualità interessanti. I giovani devono crescere per diventare importanti e da parte mia prometto massima disponibilità e professionalità. Quello che si vedrà sul campo sarà frutto della mia testa”.

Idee chiare anche sulla comunicazione con la squadra. “Nella mia piccola esperienza di allenatore ho avuto molti stranieri, ma dal momento in cui ho accettato so a cosa vado incontro e credo che bisogna avere una testa abbastanza aperta. Credo che l'allenatore debba adattarsi a loro e che gli dia modo di crescere. So che fanno un corso di italiano, ma se ci sarà bisogno parleremo inglese senza nessun problema”. Domenica l'Udinese ripartirà col Napoli, che fu anche la prima avversaria di Oddo alla guida de Pescara l'anno scorso. “Sono qui per dimostrare e magari può essere la partita giusta”.

Nel frattempo su Facebook Marco Amelia augura in bocca al lupo al suo amico e vecchio compagno di Nazionale



L'ESONERO DI DELNERI

L'esonero di Delneri è arrivato all'indomani della sconfitta per 0-1 subita in casa contro il Cagliari domenica pomeriggio, ma la panchina dell'allenatore friulano era già stata in bilico in altre occasioni in questo avvio di stagione contraddistinto da otto sconfitte in 12 giornate.

L'aut aut al tecnico di Aquileia era già arrivato dalla società al termine della pesante sconfitta casalinga (2 a 6) del 22 ottobre contro la Juventus. Delneri e i suoi ragazzi non potevano più sbagliare. Le due vittorie consecutive raccolte con Sassuolo e Atalanta hanno fatto rifiatare il tecnico. Ma l'involuzione, con la sconfitta subita domenica, ha dato la spallata definitiva al suo posto in panchina. La decisione del cambio di guida tecnica era nell'aria già nella giornata di ieri. E le parole rivolte da Delneri agli allenatori andati ieri sera ad ascoltarlo nello stage dell'Associazione Italiana Allenatori di Calcio a Udine hanno lasciato spazio a pochi dubbi. «Siate sempre coerenti con le vostre idee, proseguite sulla vostra strada, tanto se vi devono cacciare, vi cacciano comunque», aveva detto.

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