Ora arriva la Reggiana con un Cattaneo al top

Domenica altra rivale ostica con il più atteso degli ex, l’idolo dei tifosi neroverdi Due gol consecutivi per “Veleno”. «Ma se segno al Bottecchia non esulto»

PORDENONE. E domenica sarà la volta di una rivale ostica e di un ex molto atteso: la Reggiana di Luca Cattaneo. Il Pordenone deve subito archiviare la trasferta di Trieste perché tra pochi giorni, al Bottecchia, arriva la squadra del fantasista comasco, l’ex più amato dai tifosi, giocatore che torna per la prima volta da avversario. “Veleno” arriva carico più che mai: ha segnato due gol consecutivi con la nuova maglia, è definitivamente entrato negli schemi della compagine emiliana ed è pronto a segnare ancora. «Ma nel caso non esulto – ha dichiarato –: è una questione di rispetto per chi mi ha voluto bene e per chi mi apprezza tuttora, anche se sono un calciatore granata».

Adorato. Nessun calciatore è entrato nell’anima dei supporter dei ramarri come Cattaneo. Il 29enne di Porlezza si è fatto benvolere in riva al Noncello, come in tutte le altre piazze in cui ha giocato. Ha saputo coinvolgere da tutti i tifosi, dal primo all’ultimo, non lesinando mai una parola, una foto o un commento a un post lasciato sulla sua pagina Facebook. La sua disponibilità è stata però accompagnata dalle sue gesta in campo: arrivato ad agosto del 2015 a fari spenti dal Bassano, dove aveva disputato un’ottima annata come una sorta di dodicesimo uomo, Cattaneo in neroverde è diventato un fantasista completo, portato al suo massimo livello da Bruno Tedino, maestro nel valorizzare i calciatori a propria disposizione. In due stagioni “Veleno” è stato un titolare fisso (66 presenze e 13 gol in campionato), una variabile impazzita sulla trequarti, capace di non dare mai punti di riferimento. Anche adesso gioca così: i mesi di inattività al Brescia, in serie B, non l’hanno cambiato.

Pericolo. A gennaio Cattaneo è approdato alla Reggiana, club che ha pagato profumatamente il cartellino al club lombardo. «Il Pordenone – ha spiegato – mi voleva, ma in prestito. I Brescia trattava solo la cessione a titolo definitivo. Il presidente Lovisa mi aveva chiamato, ma non c’è stato nulla da fare». Non vede però l’ora di tornare al Bottecchia, il giocatore, stadio di una città in cui ha lasciato anche molti amici: sicuramente sarà individuato come il pericolo numero uno da Fabio Rossitto, che dovrà inventarsi qualcosa per cercare di fermarlo. Lo può aiutare Andrea Toffolo, il suo vice, che ha allenato assieme a Tedino e Carlo Marchetto per due anni Cattaneo: forse il vice del trainer neroverde ha già in mente cosa fare per trovare un antidoto al “Veleno”.

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