Padelli e l’ennesimo esordio al Friuli: «Mi porta fortuna»
la storia
Simonetta D’Este
E’ stato uno degli ex della partita di domenica sera, uno di quelli che il pubblico del Friuli ha salutato con simpatia. Daniele Padelli ha sostituito in porta – per la prima volta da quando è all’Inter –un altro beniamino della tifoseria friulana, Samir Handanovic, e lo ha fatto con professionalità ed emozione. Lui è da sempre, infatti, tifoso nerazzurro e non lo ha mai nascosto, nemmeno quando vestiva la maglia dell’Udinese. «Per me è stato bellissimo – ha detto il portiere al termine del match domenica sera –, erano 1253 giorni che non giocavo in serie A, e l’ho fatto con la maglia dell’Inter. Sono molto contento, per noi questa contro l’Udinese è una vittoria importante, mi godo appieno il momento. É stata una grande emozione, perché sono tifoso nerazzurro da sempre, lo è tutta la mia famiglia».
Appunto, una famiglia che sa tanto di Friuli. Daniele Padelli, che ha giocato con l’Udinese dal 2011 al 2013, ha conosciuto proprio in quel periodo la bella Claudia Fior, un’ostetrica di Tarcento che è diventata sua moglie nel giugno 2015, quando il giocatore era passato al Torino. Il matrimonio è stato celebrato nella chiesa di San Giusto, a Montegnacco, e festeggiato poi a villa Gallici Deciani, sotto la supervisione della wedding planner Caterina Gobetti, moglie di un altro ex bianconero, Felipe Dalbello. Con Udine e con il Friuli, quindi, Padelli ha un legame specialissimo, fatto di affetti, ma anche di momenti importanti per la sua carriera. «Udine mi porta bene – ammette –, posso dire che sia una città nel mio destino. Non solo ho trovato moglie, e con Claudia ho avuto anche due figli (Diego e Rocco, ndr), ma allo stadio Friuli ho esordito tre volte: la prima in serie A con il Bari nel maggio 2010, e pareggiammo 3-3, quindi in Europa League con l’Udinese nel dicembre 2012 contro il Liverpool (vinsero i Reds 1-0 nell’ultima gara del Girone A, inutile ai fini del passaggio del turno per i bianconeri, che erano già matematicamente fuori dai giochi, ndr), e ora con la maglia dell’Inter. Più di così...». La gara di domenica, poi, è andata particolarmente bene per Padelli che ha mantenuto la rete inviolata. «Non è stata una gara facile, abbiamo sofferto, ma alla fine siamo riusciti a capitalizzare le occasioni che abbiamo avuto. Stare alla spalle di Samir non è semplice, lui gioca sempre e non pensavo che sarebbe arrivato ora il mio turno. Però sono contento, perché mi sono fatto trovare pronto e significa che ho imparato da Handanovic, uno dei più forti al mondo, e che mi sono allenato bene. Non aver subito gol contro l’Udinese è stato importantissimo per me. L’attacco friulano segna poco? La cosa importante è che in campo si produca, e i bianconeri lo fanno. Ai tifosi dico di stare tranquilli, perché hanno tutte le carte in regola per fare un buon campionato». —
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