Papà Walter: «Ripagati i tanti sacrifici che ha fatto»
CASARSA. Sono al settimo cielo, anche se non lo danno a vedere, Walter e Liana, 51 e 50 anni, genitori di Bryan Cristante. Alla gara del Milan, in salotto di fronte alla tv nel “covo” di San Giovanni, hanno assistito anche la sorellina Sharon, 12 anni, e un piccolo gruppo di amici. Da mezzogiorno Walter Cristante, operaio in Comune a Casarsa, sapeva che il suo Bryan avrebbe debuttato da titolare. «Ci sentiamo sempre qualche ora prima di una partita – ha raccontato –, sono molto contento per Bryan e per i sacrifici che ha fatto. Meglio di così non poteva fare. Quando Bryan ha segnato abbiamo esultato. Ma come altre volte...».
La mamma di Bryan è impiegata nello studio di un commercialista della vicina San Vito e a Natale, così come Walter e Sharon, ha avuto la possibilità di trascorrere 4 giorni assieme a Bryan. «Durante le vacanze natalizie – aggiunge papà Walter – si è rilassato molto». Argomento Mondiali. Walter utilizzerebbe volentieri il titolo di una vecchia trasmissione comica di Beppe Grillo degli anni ’80, “Te lo do io il Brasile”. «Meglio concentrarsi sul Milan». Eppure Bearzot nell’82 convocò Cabrini, Rossi e Bergomi (in due mondiali diversi) appena maggiorenni. Vedremo se Prandelli penserà al mediano casarsese. Infine un breve ritratto di Bryan fuori dal calcio. «Ama ascoltare la musica pop internazionale, ma non ha un cantante preferito – conclude il padre del talento –. Adora il basket e mi ha confidato di avere il numero di cellulare di un certo Kobe Bryant...». Già, la stella dei Los Angeles Lakers, uno dei più forti giocatori al mondo. C’è solo una consonante di differenza tra lui e Cristante. La classe, chissà, può essere simile.
Rosario Padovano
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