Patto a cinque in Friuli per un vivaio da serie A
UDINE. Un patto tra cinque club udinesi che vanno per la maggiore in Friuli. Anche così si batte la crisi e si lancia la sfida alle “corazzate” della Destra Tagliamento che negli ultimi anni hanno spopolato nei campionati giovanili regionali. Il progetto coinvolge Donatello, Ancona e Bearzi (ancora più uniti in una collaborazione cominciata negli anni scorsi) e - novità - l’Ol3 e il San Gottardo.
C’è anche Di Natale. A tirare le fila dell’operazione i presidenti di Ancona e Donatello, Vincenzo Pisacane e Simone Ronco che in quattro ore d’incontro hanno gettato le basi del progetto, con Totò Di Natale nel ruolo di “nume tutelare” dell’iniziativa.
Altri dirigenti coinvolti nell’iniziativa tre “vecchie volpi” del calcio nostrano: Marco Cimenti, vice-presidente dell’Ancona, Sandro Maserati, ds del Donatello e Mario Nardella, ds dell’Ancona.
Le due società hanno siglato un accordo-contratto di collaborazione che durerà cinque anni: le contabilità resteranno separate, al pari degli organigrammi, però d’ora in poi le due società concorderanno assieme le attività e gli obiettivi. Insomma, pare sia finito qualunque tipo di rivalità, se mai ce ne fosse stata.
Le altre tre sorelle. Come detto “della partita” sono anche il Bearzi, del presidente Giorgio Tissino, il San Gottardo di patron Gaetano Contarino e l’Ol3 di Franco Bertossi con lo scopo di costituire un polo udinese del calcio giovanile.
Ogni società aderisce per una motivazione diversa: il Bearzi perché non ha un suo vivaio, il San Gottardo perché è una realtà che intende crescere, mentre l’ambizioso Ol3 di Faedis dovrebbe diventare lo sbocco naturale per alcuni dei giovani con obbiettivo di raggiungere l’Eccellenza per poi recitare un ruolo di primo piano nel massimo campionato dilettanti regionale.
Il progetto. Risultato? Nove squadre iscritte nei campionati regionali, la possibilità di lanciare ogni anno una decina di giocatori nell’orbita dei professionisti, tenendo ben presente che l’Ancona ha già in piedi una stretta collaborazione delle durata di cinque anni con l’Udinese. Inoltre saranno potenziati anche i settori dei primi calci, facendo crescere ulteriormente la già molto quotata scuola calcio che porta il nome di Totò Di Natale.
«Siamo molto attenti al bilancio e la via da seguire per non finire in “rosso” è quella di unificare le forze e riuscire a piazzare alcuni giocatori nelle serie superiori – ha spiegato il numero uno dell’Ancona Pisacane –. Puntiamo alla qualità per confrontarci alla pari con realtà come il Pordenone. Quando si lavora bene i risultati arrivano».
«L’obiettivo è favorire la crescita dal punto di vista qualititativo delle nostre società – ha aggiunto Ronco, presidente del Donatello –. Per quanto riguarda le infrastrutture, Di Natale che già aveva fatto costruire i campi sintetici per l’Ancona, adesso ci aiuterà a fare lo stesso per il Donatello. Totò segue sempre molto da vicino questa nostra iniziativa».
Le squadre. Per ora si sa solamente che oltre a Maurizio Bassi, confermato alla guida degli allievi del Bearzi, sarà Igor Bric a sedere sulla panchina della formazione allievi del Donatello. Restano da decidere gli altri tecnici che si prenderanno cura delle squadra giovanissimi e, stando ai sussurri e alla voci, dopo il 30 giugno, quando scadranno i contratti in vigore, difficilmente gli allenatori attuali in casa Ancona e Donatello saranno confermati.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto