Pereyra pronto a salutare l’Udinese per tornare in Argentina

Sul giocatore è piombato il River Plate e la società non è intenzionata a rinnovare il contratto in scadenza il 30 giugno alle stesse condizioni 

Stefano Martorano
Pereyra pronto a salutare l’Udinese per tornare in Argentina
Pereyra pronto a salutare l’Udinese per tornare in Argentina

Sta per salutare e per tornarsene in Argentina l’ultima bandiera dell’Udinese. Otto anni dopo l'addio alla Zebretta, e al calcio giocato, di Totò Di Natale, in casa bianconera sta per essere ammainata anche il vessillo di Roberto Pereyra, che dell’ineguagliabile bomber ha nulla in comune, tranne la lunga militanza in Friuli che col passare degli anni lo ha portato a rappresentare sempre più l’Udinese anche agli occhi dei tifosi, e non solo per la fascia di capitano, sempre portata con senso di appartenenza nelle ultime stagioni.

Una fascia destinata a passare di braccio in futuro, e non solo perché sull’argentino è piombato il River Plate, ma soprattutto perché la società non è intenzionata a rinnovare il contratto annuale in scadenza il 30 giugno alle stesse condizioni economiche (600 mila euro) raggiunte il 9 settembre scorso, quando le parti misero nero su bianco dopo un lungo tira e molla, a tre mesi dallo svincolo seguito alla chiusura naturale del triennale con cui Gino Pozzo aveva riportato Pereyra a Udine dal Watford, nell’estate 2020. Tre mesi, quelli della scorsa estate, in cui l’Udinese aveva escluso il ritorno dell’argentino, assecondandone anche la volontà dello stesso giocatore che aveva espresso l’intenzione di giocare le coppe, soluzione a lui più gradita ma poi non trovata neppure attraverso il passaggio di procuratore, col salto fatto da Federico Pastorello al connazionale argentino Fernando Cosentino.

Come andò poi a finire è storia nota, con Pereyra rimasto ad allenarsi sul campo del Donatello, a Udine, negli stessi giorni in cui l’Udinese stava svolgendo la preparazione, sempre più convinto di aspettare una nuova proposta dai Pozzo dopo avere scartato alcune succulente offerte estere, su tutte quelle del Besiktas, del Santos, a due milioni netti a stagione, e dall’Arabia Saudita, prima del “no” detto anche alla Sampdoria di Andrea Pirlo, pronta a proporgli un triennale con bonus promozione annesso.

Adesso, invece, a distanza di un anno e di un campionato concluso a fatica per gli acciacchi, e con quasi mille minuti giocati in meno (1.862) rispetto alla scorsa stagione (2.829), è proprio l’estero che sta tentando il “Tucu”, allettato dalla possibilità di rientrare in Argentina per concludere la carriera nel “suo” Rive Plate, il club da cui l’Udinese lo prelevò nel 2011, lanciandolo per tre stagioni in Friuli, prima delle annate alla Juventus e al Watford.

Ci sono i Millonarios dunque, tornati all’assalto con una proposta che il “Tucu” metterà prossimamente anche sul tavolo di Gino Pozzo, con cui è comunque previsto un ultimo incontro all’insegna della massima cordialità che li lega.

Anzi, dell’ipotesi River Pereyra ne aveva già parlato a Pozzo jr l’anno scorso, ottenendo la parola di un “via libera”. È così che Pereyra è giunto al passo d’addio all’Udinese dopo 227 presenze in bianconero che lo rendono il 12º giocatore all time per presenze del club con 17 gol e 25 assist spalmati in sette stagioni, dal 2011 al ’14 e dal 2020 al campionato appena concluso

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