Pinzi salta di nuovo l’allenamento ma è nella lista dei 23 convocati
UDINE. Costruire, attaccare e crederci. Ieri Francesco Guidolin ha abusato di questi termini al fine di spronare l’Udinese in vista del tentativo di rimonta che l’aspetta domani sera a Liberec. Sul campo del Centro Bruseschi, ad ascoltare il tecnico sbracciatosi più volte, mancava solo Giampiero Pinzi, rimasto a lavorare in palestra. In serata poi è arrivata ugualmente l’inclusione del mediano nella lista dei 23 convocati per la “missione”, ma l’assenza del centrocampista romano dalle esercitazioni tattiche può essere interpretata come una probabile esclusione dalla partita al Nisy Stadion.
Il problema. Pinzi, infatti, non ha ancora smaltito i postumi della botta al collo del piede rimediata a Roma, e all’ottimismo manifestato lunedì ieri ha invece fatto seguito un certo scetticismo che sposta l’ago della bilancia alla voce forfait. Resta questo l’unico problema di ordine fisico che turba Guidolin, e che potrebbe privare l’Udinese di un “senatore” per carattere sempre generoso e dedito alla causa. Tuttavia, la convocazione dimostra anche che il giocatore si è messo a disposizione e quindi la speranza di avere tutta la rosa al completo non è persa.
Modulo. Analizzata la disponibilità, il focus si sposta su come l’Udinese cercherà di vincere con tre gol di scarto. Ebbene, ieri il tecnico ha fornito le sue coordinate alla truppa indicando il 3-5-2 e il 3-4-1-2, due moduli su cui ieri i bianconeri hanno lavorato a lungo. Va detto che Guidolin ha alternato gli uomini a disposizione coinvolgendoli con determinazione nelle prove, ma un passaggio in particolare ha segnato il “ballottaggio tattico” tra i due moduli, ed è stato quello che ha portato all’utilizzo alternato di Pereyra e di Maicosuel.
Con l’argentino in veste di mezz’ala è stato infatti provato il 3-5-2, con Basta e Gabriel Silva esterni di un centrocampo completato da Allan e Badu centrali, mentre Muriel e Di Natale partivano appaiati sulla stessa linea in attacco. Con il “Mago”, invece, si è visto il trequartista alle spalle delle due punte in una mediana completata da Basta, Allan, Lazzari e Gabriel Silva.
Ricordando che il 3-4-1-2 fu un modulo adottato da Guidolin a Udine nella sua prima stagione in bianconero 1998-’99, va anche aggiunto che con questa strategia Maicosuel partirebbe trequartista, ma farebbe anche da specchietto per allodole utile ad attirare una marcatura in più per liberare a ridosso dell’area Muriel e Di Natale. Il tutto, considerando che in questo schieramento si è visto Lazzari fungere da regista, alla ricerca della giocata in profondità. Modulo a parte, sarà un’Udinese decisa a spingere.
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