Più posti per tornare in A, l’Apu vuole salire subito

Basket A2, cambiano regole e numeri di promozioni e retrocessioni nei prossimi due anni. Nel 2018/19 in A andranno le vincitrici dei gironi Est e Ovest e quella dei play-off
Udine 21 maggio 2018. Basket Play Off Gara 4. GSA-CASALE. © Foto Petrussi - Pregnolato
Udine 21 maggio 2018. Basket Play Off Gara 4. GSA-CASALE. © Foto Petrussi - Pregnolato

UDINE. Ci sono meno strettoie nella scalata verso la serie A che l’Apu Gsa intraprenderà dalla prossima stagione. Un programma verosimilmente triennale, ma come ha detto il giemme Davide Micalich su queste colonne, è plausibile che il presidente Alessandro Pedone abbia una voglia matta di bruciare le tappe.

Nella prossima stagione, infatti, scatterà la riforma che dovrebbe portare a uno “snellimento” del campionato di serie A2: dalle attuali 32 squadre si passerà a un totale di 28.

Un passaggio votato nella riunione della Lega nazionale pallacanestro nel novembre scorso, che prevede per il 2018/19 tre promozioni dalla serie A2 alla serie A e cinque retrocessioni dalla A2 alla B. Dalla stagione 2019/20 le promozioni dalla serie A2 alla serie A diventeranno due, altrettante saranno le retrocessioni dall’A2 allaB.

È quindi interessante dare un’occhiata a come sarà strutturato il prossimo campionato di A2, soprattutto per ciò che concerne il salto nella massima categoria nazionale.

Se l’attuale “imbuto” di una sola promozione si è rivelato troppo stretto, anche alla luce del cospicuo numero di piazze storiche in A2 con rinnovate ambizioni da serie A, il prossimo anno la Gsa potrebbe puntare a fare “bingo” al primo tentativo, sfruttando il passaggio a “tre corsie”.

In realtà i posti a disposizione del girone Est sono soltanto due, anzi uno sicuro più uno eventuale. Le tre promozioni sono così strutturate: la vincitrice della stagione regolare a Est, la vincitrice della stagione regolare a Ovest e la vincitrice dei play-off.

Il general manager dell’Apu Gsa, Davide Micalich, commenta così il format del prossimo campionato: «Tornare in A rimane ugualmente difficile, perché pur essendoci tre promozioni, non potranno salire più di due squadre di un girone. Se ci fossero state tre promozioni tutte tramite play-off sarebbe stato meglio. Resta il fatto che la forbice s’allarga e per chi è ambizioso è giusto provarci».

Fra gli ambiziosi c’è a pieno titolo la società bianconera, infatti Micalich non si nasconde: «Il prossimo anno ci sarà una possibilità in più e per quanto sia difficile, ci proveremo. Siamo abituati ad affrontare ogni tipo di formula e ricordo volentieri che nell’anno della promozione dalla B alla A2 abbiamo vinto tre volte: prima la regular season, poi i play-off, infine le final four di Montecatini».

Si guarda al futuro con rinnovate ambizioni in casa udinese, ma un occhio è rivolto anche al presente. Sarà interessante vedere chi riuscirà a passare attraverso la strettoia dell’unica promozione di quest’anno, perché sarà una rivale in meno con cui fare i conti.

L’anno scorso ci riuscì in carrozza la Virtus Bologna, quest’anno la sfida sembra riguardare Trieste, Treviso e Fortitudo. Casale permettendo, con due di queste ci sarà da fare i conti anche il prossimo anno.

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