Pordenone, contro la Sambenedettese c’è pure un tabù da sfatare

Precedenti poco incoraggianti coi marchigiani: due pari e un ko nelle ultime sfide. Ma la squadra di Rossitto dovrà cercare a tutti i costi i 3 punti, perché poi riposerà

PORDENONE. Il Pordenone domenica dovrà battere anche la tradizione sfavorevole. Perché è tale quella che la squadra neroverde ha con la Sambenedettese, attesa al Bottecchia alle 16.30.

Nella tre sfide giocate nel corso dell’ultimo anno e mezzo, infatti, i ramarri non solo non hanno mai vinto con i marchigiani: hanno disputato anche partite o al di sotto delle loro potenzialità oppure patito errori individuali pesanti. Insomma, serve sconfiggere anche il tabù Samb per consolidare il proprio posto nei playoff e poi aspettare fiduciosi i risultati delle gare di domenica 29 aprile, quando Stefani e soci riposeranno.

Brutti ricordi. Partiamo con la prestazione opaca del match di ritorno della scorsa stagione. A San Benedetto del Tronto, l’ultima giornata di campionato, il Pordenone di Tedino può ancora sperare nel secondo posto dietro al Venezia in caso di pareggio o ko del Parma con la Reggiana. Deve naturalmente vincere in trasferta e in emergenza con una squadra, quella rossoblù, già certa di una posizione nei playoff – piazzamento già lusinghiero essendo una matricola.

Esce un incontro rocambolesco: i locali vanno in vantaggio al 30’ in seguito a un’autorete di Marchi, quindi vengono ripresi 12’ dopo un rigore trasformato da Burrai. Nella ripresa il match sembra indirizzarsi verso un pari ma nei minuti finali la svolta: Mancuso sigla il 2-1 al 43’ e, al terzo minuto di recupero, Burrai viene espulso perché colpisce al volto con una gomitata Candellori. Il regista verrà squalificato per tre turni e tornerà solo nella sfida playoff col Cosenza, dopo essere stato fuori con Bassano e Giana Erminio.

Sfortuna. Nel match dell’andata della scorsa stagione il Pordenone parte male, subendo il gol dell’1-0 al terzo minuto (Mancuso). Tuttavia già dopo dieci minuti Misuraca sigla l’1-1. I ramarri premono, sono secondi in classifica e vogliono consolidare la propria posizione.

Nella ripresa proprio Misuaraca guadagna un rigore: sul dischetto si presenta Arma, che però sbaglia: è uno dei quattro errori dagli undici metri del marocchino, rimasto lo specialista sino a primavera (sarà sostituto da Burrai). Lo stesso risultato di 1-1 arriva nell’incontro dello scorso dicembre, ultima tappa prima della storica sfida di Tim Cup con l’Inter: il Pordenone, dopo un primo tempo sufficiente, trova la rete del vantaggio con Magnaghi al 7’ della ripresa. Sembra la volta buona per dare continuità al successo ottenuto in casa col Vicenza e col Cagliari in Coppa. Non sarà così, perché Rapisarda pareggia.

E riprenderanno i problemi del Pordenone, che non riuscirà più a vincere sino a febbraio. Insomma, quello con la Samb di domenica è più di un match: è una sfida per cancellare tre gare sfortunate.

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