Pordenone, “sfiorato” il ritiro punitivo

PORDENONE. Perdere 3-0 ad Alessandria ci può stare. Per tanti, ma non per tutti. Non per Mauro Lovisa. Il presidente, furibondo, a caldo subito dopo la partita aveva annunciato una decisione clamorosa: squadra in ritiro fino a sabato – giorno del match al Bottecchia col Pavia – e doppio allenamento tutti i giorni, da oggi a venerdì. Una risposta quasi di stizza alla prestazione negativa dei neroverdi, in particolare nel secondo tempo al Moccagatta.
Il massimo dirigente è così, quando sbotta è impossibile fermarlo. Ma ieri mattina, a bocce ferme, ha ragionato assieme al direttore sportivo Sergio Pinzin e ha cambiato idea: un ritiro punitivo oggi potrebbe fare più male che bene alla squadra, al morale dei giocatori. Il gruppo, dopo una giornata di riposo, riprenderà dunque oggi ad allenarsi normalmente, cercando di ritrovarer la giusta serenità.
Il Lovisa furioso. «Ad Alessandria ho visto gente che camminava in campo – aveva tuonato il massimo dirigente –: non si può perdere così. Ora voglio far capire ai giocatori che cosa significa lavorare». Senza mezzi termini, il numero uno neroverde si era scagliato contro la squadra sabato sera, al temine del match che aveva visto sullo schermo del proprio pc. Ciò che l’aveva mandato su tutte le furie era stato l’atteggiamento della squadra, a suo parere remissivo nei secondi 45’. Da qui la decisione di portare tutto il gruppo in ritiro sino al giorno della gara col Pavia. «Figure del genere non si fanno – era esploso Lovisa – perché io contemplo la sconfitta, ma non nel modo di sabato, cioè senza dignità. Finora sono stato buono, d’ora in avanti non avrò più pietà. Ci sarà sicuramente un cambio di rotta, non è possibile andare avanti così». Poi, il ravvedimento.
Serenità. Meglio, dunque, cercare di riportare la calma. «Ad Alessandria – spiega il ds Pinzin – avevamo in campo un’età media di 22,5 anni, contro i 27,8 dei nostri avversari. Che sono una squadra oggettivamente di caratura superiore. E’ vero che abbiamo disputato un pessimo secondo tempo, soprattutto se paragonato con le buone cose dimostrate nel primo. Ma ci può stare, contro rivali del genere. E’ anche vero che ora ci attendono altre partite sulla carta proibitive con Pavia e Como: cercheremo di rubacchiare più punti possibile, le gare “vere” per noi cominceranno subito dopo, contro la Pro Patria in casa, quindi a Mantova e al Bottecchia col Renate. Ora dobbiamo solo pensare a lavorare e a continuare a crescere».
Situazione e novità. Intanto la classifica si complica ulteriormente per i neroverdi: ieri la Pro Patria ha pareggiato 0-0 con la Giana Erminio, lasciando dunque il Pordehnone solo all’ultimo posto. Fatale all’allenatore del Venezia la sconfitta interna col Novara (1-2): esonerato Dal Canto.
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