Pordenone, una Pasquetta con lo spettro della serie C

Se non batte il Benevento sarà già condannato alla retrocessione. Tedino: «Giochiamo con il cuore in mano, mettiamoci agonismo e decisione»

Pierantonio Stella

PORDENONE. Per rimandare un verdetto ormai scritto. Per onorare sino all’ultimo (mancano 4 giornate) un campionato che rappresenta una vetrina illustre anche senza motivazioni di classifica.

Lasciando almeno un giorno in disparte i programmi per il futuro, con le prime voci di mercato, come l’interesse per la punta di proprietà del Napoli, Lorenzo Sgarbi (classe 2001), e il toto-allenatore (possibile ballottaggio tra Domenico Di Carlo e Roberto Boscaglia) che già impazzano.

Il Pordenone domani al Teghil contro la corazzata Benevento proverà a fare tutto questo. Cercando di dimenticare pure l’amaro ko di Alessandria, che ha di fatto chiuso con largo anticipo la stagione neroverde.

Già a Pasquetta, infatti, in caso di sconfitta o pareggio con i giallorossi di Fabio Caserta, il Pordenone sarà condannato alla retrocessione. La matematica non concede sconti: undici i punti di distacco dalla quartultima (il Cosenza) con ancora dodici a disposizione.

Tedino si volta indietro senza particolari rammarichi: «Le prestazioni – commenta il tecnico neroverde – ci sono quasi sempre state. Casomai, rispetto alle nostre rivali, soprattutto in alcune partite decisive ci è mancato il carattere.

Ad Alessandria, in verità, abbiamo fatto male sia la fase di non possesso che quella di possesso. Ma è anche vero che abbiamo dovuto affrontare problemi incredibili: specchio di una stagione molto difficile e travagliata». Non è tuttavia ancora tempo di bilanci.

Così Tedino esorta i suoi: «Col Benevento mi aspetto una gara giocata col cuore in mano, con grande agonismo e decisione». Pur nella consapevolezza di affrontare una delle formazioni meglio attrezzate del torneo. «Non me ne vogliano le altre – chiosa l'allenatore del Pordenone –, ma ritengo Lecce, Monza e Benevento, quanto ad esperienza e a qualità, soprattutto in attacco, un gradino sopra le altre».

Nella circostanza Caserta dovrà fare a meno di due stelle del calibro dell’ex capitano del Torino, Kamil Glik, e dell’ex attaccante del Milan, nonché bomber della nazionale peruviana, Gianluca Lapadula. In compenso l’allenatore del Benevento ritroverà in cabina di regia Giacomo Calò, reduce da un turno di squalifica, ovvero uno degli ex ramarri nelle fila campane, assieme a Vogliacco e Petriccione.

Il Benevento, ora attardato di 5 punti dalla vetta, vuole cancellare subito l’amarezza per l’inaspettato ko nel recupero con il Cosenza (decisivo un gol di un altro ex: Camporese) di giovedì scorso, ma Caserta avverte: «Col Pordenone sarà ancora più dura».

Un Pordenone costretto a rinunciare agli squalificati Torrasi e Di Serio, indisponibili al pari di Iacoponi e Stefani. Pronti al rientro, invece, Perisan, Bassoli, Lovisa e Cambiaghi. 


 

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