Pozzo ha scelto il successore di Julio: sarà Nicola l'allenatore dell'Udinese

La proprietà solleverà dall’incarico Velazquez, arriverà l’ex Crotone. Ha vinta la concorrenza dei Quique Sanchez Flores e Carrera

UDINE. Davide Nicola pedala verso la panchina dell’Udinese. L’allenatore che due anni fa, per la salvezza del “suo” Crotone se ne tornò a casa, a Torino, in bicicletta per onorare una promessa, sta per sostituire Julio Velazquez, colpevole di aver raccolto un solo punto nelle ultime sette giornate di campionato. Dopo un giorno di riflessione, dopo aver lasciato che il tecnico spagnolo si recasse a Coverciano per l’assegnazione della Panchina d’oro, vinta dal collega Massimiliano Allegri, Gino Pozzo affiancato sul campo dal direttore dell’area Daniele Pradè, ha rotto gli indugi, puntando su un tecnico italiano. Ma non è stata una scelta senza alternative.

Portava a Quique Sanchez Flores, allenatore che ha guidato anche il Watford nel suo passato, nella stagione 2015-’16, dopo essere stato sulle panchine illustri di Valencia, Benfica e Atletico Madrid, vincitore con lui, nel 2010, della vecchia Coppa Uefa.

Quique, dopo le dimissioni dall’Espanyol, durante la scorsa primavera, sta cercando ancora un’offerta di un club, tanto da aver rifiutato la carica del ct del Messico la scorsa settimana. Insomma, un tecnico apprezzato e conosciuto da Gino Pozzo, che avrebbe potuto ereditare anche parte dello staff tecnico di Velazquez, ma che non ha esperienza nel campionato italiano.

E questa riflessione, legata anche alla richiesta dell’ingaggio che sarebbe stata di sicuro importante (superiore al milione di euro), ha spinto la proprietà bianconera a frenare per riallacciare il filo della trattativa con Nicola che era stato contattato una prima volta già la scorsa settimana, quando Gino Pozzo aveva effettuato una “due giorni” friulana, planando da Londra, nel tentativo di dare la scossa alla squadra.

A questo punto il dt Pradè, nella notte tra domenica e lunedì, avrebbe elaborato una lista di papabili da mettere in alternativa con Nicola per cercare di capire se c’erano dei margini per allacciare altre trattative. E sulla scrivania del dirigente bianconero è spuntato l’incartamento di Francesco Guidolin, l’amato ex allenatore dei fasti Champions, attuale commentatore tecnico sulla web tv di Dazn.

Possibile un clamoroso ritorno sulla panchina dell’Udinese? Le indicazioni arrivate dalla “stanza dei bottoni” sull’identikit che doveva avere il nuovo tecnico erano divergenti. Niente “santoni” come gli ex ct azzurri Roberto Donadoni o Cesare Prandelli, o come un altro commissario tecnico, dell’Albania, Gianni De Biasi, già transitato brevemente sulla panchina bianconera nel 2010.

E quindi niente Guidolin anche. Che, detto per inciso, avrebbe poi dovuto accettare la proposta, considerando che sull’ultima separazione tra l’allenatore di Castelfranco Veneto e i Pozzo resta ancora l’ombra di alcuni malintesi. Nulla di irreparabile? Vero, il Guido e paròn Pozzo non si lasciarono bene neppure dopo il primo divorzio, nel lontano giugno 1999, ma questa volta la famiglia era di tutta altra opinione.

Nella rete delle alternative è rimasto quindi Massimo Carrera, più che altro una sorta di new entry dell’ultima ora, considerando che l’ex vice di Antonio Conte alla Juventus e in Nazionale era reduce da un addio fresco allo Spartak, squadra con la quale aveva vinto lo scudetto in Russia e partecipato alla Champions: in cambio un ingaggio che nell’ultimo dei due anni a Mosca era passato da 1,5 a 2 milioni, decisamente troppi per le abitudini dell’Udinese, tanto che anche delle vecchie conoscenze di Pradè come Vincenzo Montella e Paulo Sousa erano stati scartati a priori.

Troppo cari. Nicola sta definendo un contratto che si aggirerebbe attorno al mezzo milione di euro premi compresi per un biennale con la formula dell’uno più uno fino al giugno del 2020. Con lui dovrebbero raggiungere il Friuli anche alcuni collaboratori come il vice Manuele Cacicia e il preparatore Gabriele Stoppino che un mese fa hanno fatto un viaggio studio proprio con Nicola per assistere a gare e allenamenti del Getafe e dell’Atletico Madrid, incontrando tra gli altri il Cholo Simeone. Inutile, il destino “spagnolo” dell’Udinese è scritto.

 

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