Pozzo:«Visto? Muriel è quello che ci serviva»
UDINE. «Visto? Muriel è quello che ci serviva». Il giorno dopo Udinese-Inter, Gino Pozzo, la mente del mercato bianconero, chiude definitivamente la porta a possibili arrivi capaci di stravolgere gli equilibri tattici a casa Guidolin. Non servono iniezioni di esperienza o talento. «L’avevo detto dopo la gara di Verona, nel bel mezzo di un momento enigmatico: l’Udinese non si può giudicare senza Muriel. Bisognava attendere il suo recupero per fare delle valutazioni e quindi, eventualmente, correre ai ripari.
Adesso tutti sanno che questa squadra ha tutte e armi in regola per disputare una ottima seconda parte di stagione, lasciamo soltanto lavorare il nostro tecnico con i giocatori che ha a disposizione. Noi della società in questo momento possiamo concentrarci sul vero futuro, quello dopo il 30 giugno».
Insomma, è chiaro che l’Udinese ora come ora è “ottima e abbondante”, che il Guido dovrà essere bravo a dose le motivazioni dei singoli dopo averlo fatto con le forze tra agosto e dicembre, visto che le coppe non ci sono più e lo spazio a disposizione non è poi tanto: le ultime 19 giornate di campionato, il girone di ritorno.
«Valuteremo la possibilità di sfoltire la rosa per concedere la possibilità a tutti di dimostrare il proprio valore e faremo in entrata delle operazioni in prospettiva come quella di Merkel, uno dei possibili titolari dell’Udinese del futuro. Il biondo tedesco non è stato “pescato” esclusivamente per tappare la falla che si aperta con la convocazione del ghanese Badu per la Coppa d’Africa. Merkel dovrà dimostrare le sue caratteristiche per diventare uno dei giocatori sui quali puntare per gli anni a venire.
E a proposito dell’Udinese che sarà, due pedine “in prospettiva” assaggeranno il Friuli già nei prossimi giorni. Al Bruseschi si vedranno all’opera il brasiliano Naldo e il cileno Campos Toro. Secondo i piani della società, i due sudamericani saranno agli ordini di Guidolin ma solo per ambientarsi e bruciare così le tappe durante la prossima preparazione.
Si tratta, comunque, di due situazioni “contrattuali” diverse. Naldo è stato acquistato dal Gremio ma non ancora tesserato: grazie a un accordo tra i club dovrebbe approdare subito in Italia per ambientarsi. Difensore potente, classe ’88, è in possesso anche di una tecnica discreta che potrebbe farlo diventare uno dei titolari del futuro.
Campos Toro, invece, extracomunitario, è stato tesserato dal Siena (visto che l’Udinese aveva già superato il “tetto”) per calcare già quest’anno i campi di gioco della serie A, ma in Toscana non ha trovato molto spazio. Così Pozzo intende anticipare i tempi per quello che può essere il vero erede di Armero (che finirà al Napoli come riferiamo nel dettaglio
D’altra parte, l’unico cruccio dei Pozzo – guardando alla prima parte della stagione – è non aver messo qualche straniero nelle condizioni ideali per rendere al meglio. Ci riferiamo in particolare al brasiliano Willians che adesso dovrebbe fare panchina (con l’esplosione del più giovane Allan) e che era arrivato per recitare da titolare.
Ha ancora mercato in patria, ma l’Udinese non intende svenderlo. Per il resto c’è un ingorgo in attacco, dove Barreto dovrebbe essere ceduto a titolo definitivo o comproprietà (Pescara e Torino, nell’ordine, le pretendenti) e Fabbrini essere girato in prestito. Ma anche in difesa, in considerazione del rientro di Benatia dalla Coppa d’Africa a febbraio, c’è forse qualche pedina di troppo.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto