Prove di Giro: volontari mobilitati per ore FOTO 1 - FOTO 2

Decine i Comuni coinvolti, incroci presidiati. E in bici “gemellaggio” Messaggero Veneto - Boston Globe

TOLMEZZO. «La Carnia è bellissima». Scandisce le parole Tom, mentre sulla strada per Tolmezzo guarda la Pieve di Illegio. Arriva da Boston e non è un partecipante qualsiasi alla Carnia Classic, o, meglio (per ripetto ai veri concorrenti) alla mini-escursione che abbiamo fatto ieri mattina accompagnati da Furio Pivotti, uno degli organizzatori della Gran Fondo.

Tom Haines è un docente all’University of New Hampshire, insegna giornalismo perchè è anche una storica penna, tra l’altro, del Boston Globe. In Carnia ormai è di casa, complice un incontro occasionale con uno degli organizzatori della Gran Fondo, alcuni anni fa.

Tom è l’esempio di come il messaggio portato dalla gran fondo della Carnia bike venga veicolato ovunque. Scrive di viaggi Tom, di posti splendidi in giro per il mondo. Per questo la sua opinione è musica per le orecchie dei carnici e anche per amministratori locali e politici. O almeno dovrebbe esserlo.

Fino a Enemonzo col gruppo lanciato quasi a 50 all’ora, poi sù verso Colza, Raveo, Ovaro e Comeglians. Sosta al celebre bar dei bignè. Tom sorride: «Qui è tutto meraviglioso - dice - siete fortunati, avete dei posti splendidi». Mentre ti chiede dell’Udinese e ti parla dei Boston Celtics del basket, privati in pochi giorni di tre star, si guarda intorno.

Vede ristori per i concorrenti organizzati alla perfezione e soprattutto decine di volontari in ogni paese impegnati a presidiare gli incroci in vista dell’arrivo degli 800 cicloamatori. Sono le 10.30 a Ravascletto e i volontari dovranno assicurare il passaggio in sicurezza dei concorrenti fin’oltre le 15.

Se non sono prove generali di Giro d’Italia queste (nel 2014 il ritorno della corsa rosa quassù non è una novità da tempo) poco ci manca.

Già, Ravascletto. Tom per fortuna si è staccato e non sente la chiacchierata che facciamo con il sindaco Flavio De Stalis, anche lui mobilitato per la Carnia Classic. Il tema, ovvio, è la quanto meno cervellotica (e siamo molto teneri) di Promotur e Regione di fermare la telecabina dello Zoncolan per mezza estate.

Lì, dove sono stati spesi 100 milioni di euro in dieci anni, per rilanciare il turismo, ora si stacca la spina per risparmiare qualche migliaia di euro. Assurdità all’italiana. O alla friulana. Meglio che non hai sentito Tom. E appuntamento al prossimo anno. Per correre la Carnia Classic, stavolta senza scorciatorie.

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