Quando Vlahovic stupì Pordenone: aveva 15 anni e segnava a raffica

Nel 2015 il centravanti della Juventus giocò alla Gallini Cup con il Partizan Belgrado: «Non abbiamo mai visto un ragazzo di quell’età con la sua forza»

Alberto Bertolotto
Dusan Vlahovic di scena alla Gallini Cup di Pordenone nel 2015
Dusan Vlahovic di scena alla Gallini Cup di Pordenone nel 2015

PORDENONE. «Nel nostro torneo non ha mai giocato un calciatore così forte come Dusan Vlahovic». Parola di Matteo Cornacchia, che con la sua famiglia organizza dal 1999 a Pordenone la Gallini Cup, uno dei tornei U15 più importanti in Italia e in programma nel weekend di Pasqua.

L’attuale attaccante della Juventus, possibile minaccia dell’Udinese lunedì allo Juventus Stadium (infortunio muscolare permettendo), partecipò alla kermesse giovanile friulana nel 2015, quando aveva 15 anni e vestiva la maglia del Partizan Belgrado. Risultò immarcabile, laureandosi capocannoniere della rassegna con 8 reti. Tanti gli assist serviti, poi, e che contribuirono a far chiudere il girone eliminatorio dei suoi a ventidue centri totali.

«Non abbiamo mai visto un ragazzo di quell’età con la sua forza, lo marcavano in cinque – ricorda Cornacchia, sempre impegnato nell’organizzazione del torneo –. Il Partizan si rivelò una autentica macchina da gol anche grazie a lui, su cui nessuno ebbe un dubbio sul suo futuro. Ogni anno, nel calcio professionistico, debuttano una ventina di calciatori che hanno preso parte al nostro evento. Qualcuno ha bisogno di tempo, per fare il suo esordio ad alto livello. Su di lui tutti erano certi che sarebbe diventato un campione, un attaccante di spessore internazionale».

Così è stato, se è vero che la Juventus nell’inverno del 2022 ha investito 90 milioni di euro per strapparlo alla Fiorentina, dove con 17 gol in 21 match nella prima parte di stagione di serie A si rivelò infermabile. «Chi fa la differenza nel nostro torneo, per esempio, la fa poi successivamente», continua sempre Cornacchia, che alla Gallini Cup del 2015 ha visto anche muovere i primi passi con gli svedesi del Brommapojkarna Dejan Kulusevski, attaccante del Tottenham, ex Juventus, approdato all’Atalanta dopo quel torneo.

Vlahovic lo portò in Italia e a Firenze nel 2017 Pantaleo Corvino, direttore sportivo dei viola, autentico fuoriclasse nello scoprire i giovani: in quell’affare l’attuale uomo-mercato del Lecce portò in Toscana dal Partizan Belgrado anche Nikola Milenkovic, tuttora difensore del team di Italiano.

A ogni modo, sul centravanti serbo, già in quel 2015 c’erano gli occhi della Fiorentina, ma anche della Juve e di altri top club europei. Allora Dusan era alto 190 centimetri e aveva già un sinistro devastante, oltre che una potenza fuori dal comune. Un centravanti che, giornata dopo giornata, sta dimostrando di valere l’investimento fatto dal club bianconero.

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto