Rossi non si ritira dopo la tragedia di Simoncelli

Salucci, amico-ombra di Valentino annuncia: è scosso, ma non lascia. Eseguita l’autopsia

ROMA

Io non smetto. Non lo grida, Valentino Rossi, all’indomani del giorno del dolore. Le parole dell’amico Alessio Salucci, sua ombra sui circuiti di tutto il mondo, spazzano via i dubbi. «Valentino è scosso, ma dispiace che in queste ore si diffondano voci false sulla sua voglia di mollare tutto», il messaggio su Twitter, prima di tornare a casa. Voci nate dal silenzio del campione di Tavullia, fino al saluto di domenica, sempre sul social network, al «fratello minore Marco». Con Simoncelli ieri Valentino ha intrapreso il triste viaggio di rientro. Anche Rossi si è imbarcato sul volo della Malaysian airlines atteso stamattina all’aeroporto di Fiumicino, sullo stesso aereo c’è la salma di Marco Simoncelli. La popolazione del paddock si muove in massa, tra economy e business. Sul volo di Rossi ci sono molti tra meccanici e manager, anche papà Paolo Simoncelli e la fidanzata di Marco, Kate. Dopo l’atterraggio ci saranno destinazioni separate. Marco e i suoi familiari andranno a Coriano, dove il Comune dichiarerà il lutto cittadino nel giorno del funerale: pare giovedì, salvo che la magistratura italiana non disponga il sequestro della salma già sottoposta ad autopsia in Malesia. Valentino andrà a ritirare i bagagli per tornare verso Tavullia, in attesa dei funerali. Viaggiare nella notte, però, acuisce i pensieri. Certo, ci sarà il conforto di volare con Marco. Valentino e Marco utilizzavano spesso gli stessi voli, come una famiglia allargata c’era anche Paolo Simoncelli a scherzare o giocare a carte. Il romagnolo e il pesarese hanno sempre parlato la stessa lingua fatta di motori, giochi, pareri sulla guida e battute. Le quasi 20 ore di viaggio trascorreranno lente. Sarà il volo del dolore per Paolo Simoncelli, le ore dell’attesa per la mamma di Marco, che è a casa e ancora aspetta il ritorno del suo ragazzo. Sarà difficile per Martina, la sorella dello sfortunato pilota, tornare a sorridere come quando il fratello tornava a casa da una trasferta lunga. Sarà il momento per Rossi di elaborare una tragedia enorme, di quelle che fanno crollare le certezze anche a un uomo di 31 anni come lui. Il terribile schianto di domenica, il fermo immagine con la ruota della Ducati di Rossi che investe l’amico. Poi il rientro ai box con quell’oddio, oddio espliciti e le lacrime non trattenute. In tanti hanno pensato, forse capito, che Rossi non ce la facesse più, ma il campione di Tavullia non è mai scontato. Valentino nel suo ultimo post sul social network pubblica una foto di un bel duello con Marco. La didascalia di Rossi è: «Io me lo ricordo così, Misano 2011, gran bagarre!». Arrivederci, in pista.

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