Runjaic si accontenta del pari con l’Atalanta: «E’ una delle più forti della serie A»

Il tecnico analizza la partita e allontana il sogno delle coppe: «Bisogna essere realisti»

Pietro Oleotto
Il tecnico dell'Udinese Runjaic con un suo collaboratore
Il tecnico dell'Udinese Runjaic con un suo collaboratore

«Nein». Il traduttore simultaneo dal tedesco arriva giusto un attimo dopo: «No».

Kosta Runjaic ha già stampato sul volto un sorriso beffardo e, a fronte alta, scruta l’uditorio della stampa dalla quale era arrivata, poco prima, il punto interrogativo aveva richiesto da parte sua una risposta secca: «Pensa che l’Udinese possa aspirare a un posto in Europa?».

Pare un modo per tagliare corto, anche se la prestazione contro l’Atalanta, costretta a un pareggio che sta stretto alla Zebretta, sembra alimentare sogni di gloria.

Ecco perché mister Kosta blocca subito dopo il filo logico delle domande, facendo capire la sua non è una riflessione “a pancia”. «Bisogna vedere quanti punti ti servono per arrivare alla fine nelle coppe: ne abbiamo 26, per andare in Europa bisognerebbe viaggiare con una media di 1,7-1,8 a partita. Una media alta, bisogna essere realista.

Dobbiamo riflettere sui dati, il calcio ha a che fare con i numeri».

L’analisi

In soldoni, si è potuto ascoltare un Runjaic realista, statistico, ma anche soddisfatto per come la squadra ha retto il campo ieri contro l’Atalanta., meno se si pensa al risultato: «Su quello ho un po’ di amaro in bocca», ha ammesso il tecnico tedesco.

Fosse un match di pugilato l’Udinese avrebbe vinto ai punti, a pallone contano i gol e l’Udinese non è riuscita a farne. «Potevamo anche segnare e forse vincere, ci dobbiamo tenere una buona prestazione fatta contro una delle squadre più forti della Serie A.

Abbiamo tenuto bene il campo, condotto una buona gara, vanno i complimenti a tutta la squadra che ho visto sempre concentrata e disciplinata».

La difesa

La lente d’ingrandimento si posa inevitabilmente su Solet, all’esordio allo Stadio Friuli - Bluenergy Stadium. Non tanto per la prestazione personale, ma per quella del reparto: è la seconda gara di fila con il francese ex Salisburgo in formazione, è la seconda senza subire gol.

«Sarebbe bello poter giocare sempre con Kristensen, Bijol e Solet dall’inizio. Ci sono stati fin troppi cambi di formazione per i miei gusti nella catena difensiva nella prima parte della stagione», racconta Runjaic che pare aver trovato i suoi “titolarissimi” in difesa.

L’attacco

Quello che potrebbe cambiare volto nelle prossime giornate, visto che bisognerà inserire Sanchez. «Sorpreso dalla sua prova? Perché dovrei essere sorpreso? Non fossi stato convinto non lo avrei fatto giocare. E con l’Atalanta ha dimostrato di essere un giocatore di classe assoluta».

La sua collocazione tattica potrebbe essere in coppia con Thauvin a supporto di Lucca.

«È una possibilità, ma giocando “a 3” dietro e mettendone altri tre in attacco bisogna rinunciare a un centrocampista». O cambiare l’assetto difensivo.

Mister Kosta è davanti a un bivio, anche se la strada potrebbe non portare in Europa.

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