La scalata di Solet: il difensore dell’Udinese ora piace ai grandi club

Il francese è finito nel mirino delle big dopo sole 5 presenze in bianconero. Andrea Boscolo, agente Fifa: «Se si confermerà può valere quanto un attaccante»

Alberto Bertolotto
Il francese Oumar Solet svetta al centro della difesa (foto Petrussi)
Il francese Oumar Solet svetta al centro della difesa (foto Petrussi)

Uno dei temi della partita d’andata era il duello tra Jaka Bijol e Ardian Ismajli, centrali difensivi sempre scesi in campo sino a quel momento e potenziali uomini mercato della sessione invernale. Un ruolo, questo, che avranno probabilmente anche in estate assieme a Oumar Solet, loro pari-ruolo e attuale “fenomeno” di casa Udinese.

Sul francese, in virtù dell’ennesima ottima prestazione, si sono accese le attenzioni di alcuni top club. Ma quanto vale, ora, il 25enne di Melun, arrivato da svincolato in bianconero lo scorso autunno? E a chi può fare il caso? Domande che scaldano l’avvicinamento alla sfida di domenica dei Rizzi, dov’è atteso l’Empoli.

Riferimento

Cinque match. Quanti ne ha giocati l’ex Salisburgo con l’Udinese per diventare un riferimento della retroguardia. Che la linea sia “a 3” o “a 4”, al transalpino non fa differenza: è sul pezzo, attento in marcatura, gioca con la serenità e il coraggio dei grandi. Palla al piede imposta l’azione con sicurezza, quindi si propone in fase offensiva: splendida la costruzione del gol per il 3-2 di Bravo con il Venezia.

Sull’Udinese ha avuto un impatto incredibile, macchiato solo dall’espulsione rimediata nel match col Como. «Essersi allenato con la squadra dallo scorso autunno, e aver quindi avuto un periodo di preparazione prima di disputare un match ufficiale, ha sicuramente influito sul suo ottimo inizio – riflette Andrea Boscolo, agente Fifa, attivo sul mercato europeo come intermediario –. Stiamo parlando poi di un calciatore formato, con alle spalle più 150 presenze in un club di grande spessore. Non è il classico colpo di prospettiva dei bianconeri, si tratta bensì di un giocatore di livello, che tuttavia la società è stata bravissima a seguire e a ingaggiare».

Solet ha firmato un triennale, il suo vincolo coi friulani scadrà a giugno 2027. Il suo addio potrà verificarsi anche prima, andando avanti di questo passo.

Valore

Qui si apre il dibattito: che quotazione può raggiungere a giugno il francese? E che plusvalenza può registrare l’Udinese? Boscolo non parla di cifre concrete, ma apre un ragionamento che porta a ipotizzare una vendita di grande spessore: «Un buon difensore può costare più di un attaccante – sottolinea l’agente –. Per Abdukodir Khusanov, centrale uzbeko del Lens, il Manchester City ha investito una cifra sostanziosa (40 milioni, ndr). Se Solet si conferma, continuando a dimostrandosi un calciatore solido e affidabile, la sua quotazione può salire col passare del tempo. Ed è già salita rispetto al suo esordio in Italia».

Target

L’attuale percezione del 25enne transalpino è infatti già diversa rispetto allo scorso gennaio, dopo il match del debutto con l’Hellas. «A chi potrebbe interessare? Al Napoli, ma anche al Milan, visto che entrambi i club potrebbero valutare l’acquisto di un centrale – continua Boscolo –. Solet, se mantiene questo passo, può ambire alla top del nostro campionato, ma può anche puntare a un approdo in Premier. Mi piace il fatto – chiude l’agente – che abbia valutato e poi scelto Udine come l’ambiente ideale per crescere ulteriormente e consacrasi. Decisione mirata, ha dimostrato intelligenza».

I bianconeri saranno già al lavoro per trovare il suo erede.

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