Scocca l’ora del Niño: Sanchez verso il posto da titolare in Udinese-Atalanta

Il cileno ha un’ora di autonomia per rimpiazzare Lucca o Davis accanto a Thauvin. L’alternativa è Bravo, che però potrebbe servire nel finale con i suoi spunti.

Stefano Martorano
Alexis Sanchez (foto Petrussi)
Alexis Sanchez (foto Petrussi)

Da una parte c’è lui, il “vecchio Niño” scalpitante che ha fiutato l'occasione e attende l’ora della sua prima da titolare in campionato. E dall’altra Iker Bravo che sogna un compleanno indimenticabile da compiere lunedì 13 gennaio, quando potrebbe soffiare sulle venti candeline portandosi nel cuore la grande fiducia di Kosta Runjaic. C’è poco da girarci intorno, perché verte sulla scelta dell’esperto cileno o dello sbarazzino spagnolo l’ultimo dubbio di formazione del tecnico tedesco, impegnato a scegliere il partner d’attacco da affiancare a Florian Thauvin.

Comunque vada sarà un attacco da “Banda Bassotti” quello con cui l’Udinese sfiderà l’Atalanta nel pomeriggio di sabato 11 gennaio, alle 15 sotto l'arco dei Rizzi, perché privo delle prime punte strutturate su cui appoggiarsi o da cercare dal fondo. Tutta colpa di Lorenzo Lucca che da diffidato a Verona ha rimediato uno dei tanti cartellini gialli del suo campionato.

Ma anche colpa di un ritardo sul recupero annunciato di Keinan Davis, che dopo aver preso la rincorsa a inizio settimana, dispensando ottimismo, ha rallentato negli ultimi due giorni. Il soleo della gamba destra che lo ha costretto a saltare gli impegni di dicembre è ok, ma c'è ancora qualche dubbio di troppo, anche se non va escluso il recupero per la panchina.

Fin qui lo scenario legato a un attacco in cui mancherà anche Damian Pizarro, in partenza con la nazionale cilena U20 attesa dal Sudamericano, ma per capire perché Sanchez parte in leggero vantaggio su Bravo bisogna partire dai particolari. Il primo punto a favore del 36enne cileno è la condizione fisica che è stata portata a un regime di almeno un’ora di gioco dopo i quattro mesi di stop che lo hanno condizionato da agosto. L’indiscrezione filtrata dal Bruseschi può fare la differenza abbinandola a una considerazione più strategica.

Sanchez, infatti, ha caratteristiche e personalità sufficienti per duettare con Thauvin favorendo anche gli inserimenti delle mezzali e degli esterni, proprio come aveva fatto a Milano il 19 dicembre in Coppa Italia, nel giorno del suo 36°compleanno legato ai primi 45’ stagionali disputati con l’Inter, dove aveva garantito protezione palla per far uscire la squadra dalla propria metà campo.

È un po’ quello che aveva fatto Davis a Bergamo all’andata, sfornando una prestazione monstre contro Hien e svariando sul fronte d’attacco prendendo palla a ridosso della linea mediana. Runjac questo lavoro può chiederlo a Sanchez, usandolo dunque “alla Davis” e meno a Bravo che invece potrebbe servire nel finale con tanta energia e spunti.

Intanto giovedì 9 gennaio Runjaic ha schierato Sanchez e Bravo insieme in allenamento, in una gara a suon di gol vinta sulla coppia Lucca-Brenner, i due competitor occasionali che il Niño ha ringraziato a mo’ di sfottò in una storia su Instagram.

Esaminato l’attacco non resta che ripercorrere il probabile undici di partenza con Razvan Sava tra i pali dietro a Thomas Kristensen, Jaka Bijol e Oumar Solet. Lautaro Giannetti ha recuperato e sta insidiando il danese che resta comunque favorito. In mediana, Sandi Lovric e Martin Payero saranno le mezzali d’inserimento ai fianchi di Jesper Karlstrom, con Kingsley Ehizibue e Hassane Kamara esterni. 

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