«Se siamo quelli dell’inizio non faremo un punto» FOTO
ROMA. «Kelava è il nostro portiere titolare e gode della nostra fiducia»: difende il proprio portiere meglio di quando fa il croato con i pali, Francesco Guidolin.
E senza incertezze: non vuole sentire parlare di colpe particolari e di flop dei singoli, il tecnico bianconero, preferisce parlare degli errori che a livello mentale ha fatto la sua Udinese, rispedendo al mittente le critiche all’estremo difensore pescato in estate nella Dinamo Zagabria e catapultato tra i titolari complice l’infortunio di Brkic.
È l’anello debole di una difesa stracollaudata: colpa della tensione? Di una carattere fragile? Delle pressioni del calcio italiano? Il Guido non ci sente da quest’orecchio.
Eppure la partenza è stata in salta anche per la poca sicurezza esibita da Kelava: solo nella ripresa è andata meglio...
«Se giocheremo come abbiamo fatto nel primo tempo non faremo un punto in questo campionato. Certo è che non possiamo andare in svantaggio per metterci a giocare come sappiamo. È complicato fare punti dopo aver preso due ceffoni in faccia».
Guidolin, si aspettava una reazione dopo la partita di coppa con lo Slovan?
«In un certo senso sono deluso perchè mi aspettavo una partita diversa. Ma devo anche pensare che questo primo tempo sia un riflesso della gara di Europa League, una partita che meritavamo di stravincere e che forse ci ha disorientato per il risultato. Va bene, può essere anche così e adesso possiamo anche concentrarci su questa possibile rimonta, ma una volta superato l’impegno che abbiamo questo giovedì, noi dobbiamo tornare a fare l’Udinese. Non ci saranno più scuse, indipendentemente dal risultato che faremo».
È strano quello che sta succedendo all’Udinese, però: questa volta ha cambiato davvero pochi elementi rispetto la scorsa stagione...
«Sì, noi praticamente siamo gli stessi dello scorso anno. E paradossalmente, guardando al passato, quando abbiamo cambiato di più abbiamo fatto meno fatica: prendete lo scorso campionato, ci pensavamo deboli, ci siamo ritrovati forti. Vuol dire che per esprimerci al massimo dobbiamo ritrovare una certa mentalità».
Si dice che da qui al termine del mercato dalla Lazio possa arrivare Kozak in cambio del trasferimento a titolo definitivo di Candreva...
«Io non parlo mai di mercato. Per me è un ottimo giocatore. Non vorrei vedere scritto: Guidolin chiede Kozak. Il mercato lo fa la società».
Anche perchè a Udine c’è già un attaccante di talento dietro Di Natale.
«Muriel sta crescendo. Ha bisogno di attenzione, di assistenza dal punto di vista fisico: dobbiamo essere pronti ad aiutarlo».
Dovesse esplodere definitivamente quale sarà l’obiettivo dell’Udinese?
«Salvarsi. Dobbiamo ragionare così. Passare i 40 punti e orientarci su altri obiettivi».
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