Serie D: Cordenons a tutto Maccan, il Tamai non farà calcoli

Verso il derby-salvezza: i granata, obbligati a vincere, puntano sul bomber. De Agostini, per evitare trappole, non vuol sentire parlare di pareggio

PORDENONE. Manca meno di una settimana alla sfida dell’anno in serie D. Domenica 21 maggio, al campo di via Giovanni XXIII, è in programma la gara di play-out tra Tamai e Cordenons (il via alle 16).

Sarà una sfida secca, che sarà decisa nei tempi supplementari qualora dopo 90’ il risultato fosse in parità. Le “furie rosse”, in virtù del miglior piazzamento in campionato, mantengono la categoria anche in caso di “ics”; i granata devono vincere.

Per centrare il miracolo, la scorsa settimana il presidente Nadio Polotto ha voluto dare una scossa, esonerando il tecnico Massimo Mian e promuovendo il suo “vice”, Gianpietro Leonarduzzi.

La scelta. È stata una decisione a sorpresa quella del Cordenons, se non altro perché arrivata dopo 38 gare di campionato in cui la squadra - a parte l’inizio stagione - è sempre stata fuori dai play-out.

Tuttavia, almeno nell’ultimo mese, la tendenza era cambiata: 1 punto nelle 5 gare finali, con l’ingresso nella zona spareggi dopo negli ultimi 90 minuti. Un ruolino di marcia che ha fatto suonare il campanello d’allarme a Polotto, convincendolo a cambiare tecnico.

A non gradire la scelta, oltre a Mian, anche uno dei suoi “uomini”, giunto da Pordenone la scorsa estate: si tratta di Andrea Durat, dg e segretario, che ha dato le dimissioni. Adesso è tutto nelle mani di Leonarduzzi e dei giocatori.

Il presente. Come sarà, dunque, il Cordenons di “Pieri”? In neppure due settimane non si possono dare cambi di rotta netti, tuttavia il tecnico - che come primo obiettivo deve riportare serenità nell’ambiente - metterà in campo una squadra ancora più concreta e quadrata di quella vista nell’ultimo periodo di Mian, abbandonando magari il 4-2-3-1 per passare al 4-4-2.

Aver optato per il pragmatismo ha fatto segnare la fine dell’ex tecnico, visto che da quando il team ha ridotto la sua originaria propensione offensiva i punti sono venuti meno. Tuttavia la linea sembra questa.

A dare una mano a Leonarduzzi dovranno essere i giocatori, in particolare i più esperti: decisivo sarà l’apporto di Maccan, sinora fondamentale con 18 gol e la leadership nello spogliatoio. Ora il centravanti deve guidare i compagni alla salvezza e mettere la ciliegina sulla torta con una rete nei play-out.

Le “furie rosse”. Il Tamai, intanto, torna a giocarsi un play-out di serie D a distanza di 14 anni. Nel 2003 perse con la Pievigina ma poi venne ripescato.

Da allora non ha più lasciato la categoria. La squadra di De Agostini parte col vantaggio di avere due risultati su tre a disposizione.

A ogni modo giocherà per vincere, anche per conquistare la vittoria che in campionato, nelle due sfide coi granata, avrebbe meritato ma non è riuscita a conquistare (ko in casa per 0-1 all’andata, 1-1 al ritorno).

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