Spareggio al Lignano, Camino strapazzato
CAMINO AL TAGLIAMENTO. Con le reti di capitan Panfili messe a segno in avvio di entrambe le frazioni il Lignano ha fatto suo con pieno merito lo “spareggio” contro il Camino, qualificandosi per gli ottavi di finale della Coppa Italia riservata ai team di Promozione.
Netta la differenza, soprattutto a livello di esperienza, tra gli ospiti (appena retrocessi dall’Eccellenza) e la matricola giallorossa, che pure era partita con il piglio giusto scheggiando la traversa già al 2’ con una conclusione di Giuliani dai 20 metri.
Il Lignano prendeva però fin da subito possesso del gioco, dimostrandosi assai quadrato nell’asse portante della squadra costituita dal nuovo portiere Gobbato, dal difensore Aggio e dai centrocampisti Pinzin e Panfili, mentre in avanti Donà dimostrava buona fisicità ma anche qualche limite in malizia.
Quando potrà disporre di un Mazzolo a pieno regime, per non parlare di D’Imporzano davanti alla difesa, mister Silvano Neri dormirà sonni tranquilli.
I gialloblù hanno concretizzato la loro superiorità già al 7’, quando Panfili era lesto nel penetrare la lenta retroguardia giallorossa sfuttando il preciso suggerimento di Brucoli per bruciare Della Mora in diagonale.
Approfittando degli spazi che la disposizione tattica adottata dal mister locale Temporini concedeva a centrocampo, il Lignano ha dominato l’intera prima mezz’ora, e solo la respinta del palo su inzuccata di Fabio Faggiani su azione d’angolo al 24’, e l’imprecisione in mischia del solito Panfili subito dopo, hanno impedito il raddoppio.
Tirando un po’ il fiato i gialloblù hanno concesso qualcosa in avanti ai padroni di casa, che due volte con Mainardis e una con Rinaldi arrivavano alla conclusione prima del finire del tempo. Le mani di Gobbato e il piedone di Dazzan evitavano guai.
In avvio di ripresa era ancora il Lignano a partire con l’acceleratore premuto e al 55’ arrivava il raddoppio firmato ancora da Panfili finalizzando l’azione condotta in tandem da Chiaruttini e Brucoli.
Non avendo più nulla da perdere il Camino caricava a testa bassa trovando una conclusione alta di Giuliani, antipasto dell’episodio che molto rammarico ha creato nei locali: correva il 60’ quando una rovesciata di Tosone era respinta ben oltre la linea da Gobbesso, senza però che l’assistente Tardivo e l’arbitro Lamannis se ne avvedessero.
I giallorossi esaurivano nelle vane proteste la loro carica nervosa, e il finale di gara serviva solo a Chiaruttini per arrotondare il bottino in contropiede, e a Mainardis per festeggiare il 29esimo compleanno inzuccando l’angolo di Miculan.
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