Team Friuli sempre più ambasciatore della regione in Europa

In Polonia super i dilettanti di Bressan. Bene Buttazzoni, Bolzan e Mattia De Marchi, cugino del “rosso di Buja”
27/02/15 - Lazise (Vr) - Presentazione General Store Bottoli 2015 - Dogana Veneta - .nella foto: .© Riccardo Scanferla
27/02/15 - Lazise (Vr) - Presentazione General Store Bottoli 2015 - Dogana Veneta - .nella foto: .© Riccardo Scanferla

UDINE. È un Cycling team Friuli da applausi quello che ha portato a termine il giro della Malopolska, la Piccola Polonia, nello scorso weekend: i ragazzi del direttore sportivo Renzo Boscolo hanno conseguito piazzamenti importanti nell'àmbito di una competizione che annoverava, ai nastri di partenza, ciclisti di spessore assoluto, tra i quali molti ex pro del circuito Pro Tour, come lo sloveno Marko Kump, vincitore della classifica generale finale ed ex scudiero di Alberto Contador alla Saxo Bank.

«Nella prima giornata - spiega il ds Boscolo -, nel corso della kermesse a Cracovia, che serviva solo per assegnare le prime maglie, Alex Buttazzoni ha preso quella di leader della corsa a punti, chiudendo in volata al secondo posto sotto al traguardo. Nella prima vera tappa, un Bolzan combattivo s'è classificato sesto, partecipando alla volata vinta da Kump, nella giornata in cui Mattia De Marchi (cugino di Alessandro, il Rosso di Buja, ndr) ha vinto il Gran Premio della Montagna».

Nelle altre tappe? «Nella seconda tappa, ancora De Marchi s’è piazzato tra i primi, in una corsa in cui tutta la squadra è sempre rimasta davanti. Nella terza ed ultima tappa, Riccardo Bolzan è arrivato assieme a Kump e ad altri inseguitori del polacco Kurek che ha vinto dopo una lunga fuga».

Giudizio finale sul Cycling Team Friuli? «Su percorsi molto duri e contro avversari di altissimo livello abbiamo dimostrato di saper essere sempre protagonisti: tra l'altro, siamo l'unica squadra a schierare tutti dilettanti, il che accresce la bontà dei nostri risultati. In Polonia abbiamo piazzato Bolzan e De Marchi nei dieci della classifica finale, con Giacobazzi a poca distanza: sono molto soddisfatto».

«La nostra struttura - conferma Roberto Bressan, il general manager del Cycling Team Friuli - fa scuola sotto l’aspetto tecnico e organizzativo: da molti punti di vista meritiamo almeno il livello Continental. Nelle ultime stagioni, abbiamo ridotto i ranghi e la scomparsa di Andrea Carolo è stato un colpo durissimo: se pensiamo che De Bellis ha smesso, ci ritroviamo a ogni gara con pochi atleti, ma ci comportiamo sempre molto bene, siamo competitivi ed agguerriti, soprattutto nelle occasioni importanti».

Nelle prossime settimane, il Cycling Team Friuli, l'unica squadra friulana under 23 nel circuito, sarà al memorial Gianni Biz, a Brugnera, domenica, per poi spostarsi a Kranj, in Slovenia, per una corsa di livello internazionale: obiettivo del sodalizio di Roberto Bressan sarà sempre quello di stupire.

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