Troppo poco: la Cda perde 3-1 in casa con Scandicci

A Latisana Talmassons vince il primo set ma poi perde i restanti. Buona prestazione contro le toscane prive di Antropova

Alessia Pittoni

Una tra le migliori Cda viste in casa in questo campionato non è riuscita a rubare un punto a Scandicci privo di Antropova, fuori per turn over, nonostante una partita tutta tecnica grinta e cuore. Peccato perché la formazione di casa avrebbe meritato di muovere la classifica nella quinta di ritorno di A1.

La Cda è partita con Eze in regia, Storck opposta, Pamio e Strantzali in banda, Botezat e Kocic al centro e Ferrara libera. Doccia fredda per i tifosi friulani venuti a Latisana per Ekaterina Antropova, assente nel sestetto titolare e in panchina per tutto il match, sostituita da Mingardi. In campo con lei Ognjenovic al palleggio, Nwakalor e Da Silva al centro, Bajema ed Herbots all’ala e Ribechi libera.

Dopo le prime scaramucce sono state le padrone di casa a prendere in mano le redini del gioco sfruttando una battuta tattica e giocando con grande attenzione a muro e in difesa (17-11). Alcuni errori al servizio e in attacco hanno permesso alle ospiti di tornare sotto (19-17); il tempo di un time out ed ecco la Cda tornare giocare a vele spiegate e chiudere il parziale con un pallonetto di Storck che ha fatto esplodere i quasi mille spettatori di Latisana.

Nella seconda frazione Scandicci è partita avanti, raggiunta dalle friulane a quota 8 ma di nuovo in vantaggio (9-12). Le ospiti hanno allungato nella seconda metà del parziale con un ace e un muro su Strantzali (16-20). Sono state questa volta le toscane a fare tutto meglio raggiungendo il pareggio. Savino Del Bene ancora avanti nel terzo set (5-10) alzando un solido muro contro le schiacciatrici friulane. Assolo delle ospiti che hanno condotto in porto il parziale senza problemi contro una Cda meno brillante rispetto alle prime due frazioni: coach Barbieri ha provato Gannar per Botezat e Piomboni per Strantzali ma senza riuscire a invertire l’inerzia del set.

Vibrante e pieno di emozioni invece il quarto parziale con i due sestetti che si sono fronteggiati, come il primo, di nuovo alla pari. La Cda non ha mollato la presa (12-12, 20-20) soprattutto in fase difensiva, con il palazzetto di Latisana mai così infiammato e anche in contestazione su alcuni palleggi al limite del “legale” di Ognjenovic. Un minimo vantaggio, acquisito proprio negli ultimi punti grazie alla maggiore esperienza, ha però chiuso la gara a favore delle toscane. 

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