Trost, Golden flop a Roma sull’1,85 è subito fuori gara

Alessia: credevo impossibile saltare meno di 1,88, invece... Domenica a Birmingham può già rifarsi in Diamond League
Praga 06-07-08/03/2015 Campionati Europei Indoor di Atletica Leggera2015,European Athetics Indoor Championships2015 - foto di Giancarlo Colombo/A.G.Giancarlo Colombo
Praga 06-07-08/03/2015 Campionati Europei Indoor di Atletica Leggera2015,European Athetics Indoor Championships2015 - foto di Giancarlo Colombo/A.G.Giancarlo Colombo

ROMA. La pordenonese Alessia Trost toppa in modo clamoroso il suo debutto stagionale all’aperto. Al Golden Gala all’Olimpico di Roma, nella tappa italiana della Diamond League, la saltatrice in alto si ferma a un misero 1,85, uscendo subito di scena. Una prestazione da cadetta, più che da vicecampionessa europea indoor in carica. Un black - out totale, neppure lei riesce a spiegarsi che cos’è successo.

La gara. Nella pedana dello stadio romano saltavano le più forti. Si erano trovate tutte le medaglie d’oro olimpiche, mondiali e continentali dal 2009 in poi. Non a caso gli organizzatori avevano puntato molto, a livello promozionale, su questa gara.

Per la Trost era una vetrina piena di luci, ancor più visto che questa era la sua prima gara dopo l’argento a Praga, ottenuto in marzo. Poteva confermarsi e dare il là a una stagione outdoor ricca di soddisfazioni. Invece, il flop inaspettato. Entrata in gara a 1,80, misura saltata alla prima prova, l’azzurra si ripete a 1,85.

All’improvviso si blocca. A 1,90 commette tre nulli. Una sorpresa, ma in negativo. La sua prima uscita all’aperto si ferma dopo cinque salti, la maggior parte dei quali negativi. E’ incredula, non riesce a capire il motivo della debacle.

«Non so che cosa sia successo – Alessia afferma ai microfoni Rai –. Non è un discorso relativo alla tensione. Avevo già affrontato questa gara due anni fa, ora ho un’altra testa. La mia sensazione? Inafferrabile. Non posso descriverla».

Una battuta fa ben comprendere il suo disagio: «Credevo fosse impossibile saltare meno di 1,88, invece è successo. Sono molto delusa».

Il futuro. Così in basso non scendeva da quasi due anni, dall’1,85 saltato a Stoccolma il 22 agosto. Una gara disputata a fine stagione dopo un’estate costellata da problemi. Questo dà l’idea del flop di Alessia. E’ ammissibile? La si può perdonare? Certo che sì, anche se questo cortocircuito va analizzato. Impone una riflessione anche sulla sua tenuta mentale in gara, a volte altalenante.

Non bisogna fare alcun dramma, anche perché la pordenonese ha sùbito l’occasione per rifarsi. Domenica è già in pedana a Birmingham, nella prova inglese della Diamond League (“Sainsubry’s”).

Lo sport è bello anche per questo, perché concede nel giro di poco una chance. Se dovesse verificarsi un altro black - out, bisognerebbe preoccuparsi sul serio. Altrimenti quello di ieri va archiviato come un incidente di percorso. Alessia ha la forza per imboccare quest’ultima via.

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