Basket, la Delser è salva dalla crisi finanziaria: potrà finire la stagione
La squadra femminile udinese aiutata da Pedone, Ritossa e dalla Compagnia generale ristorazione: «Ma non intendiamo pagare debiti fatte da gestioni sconosciute»
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Non si potevano vedere quelle scene delle ragazze ridotte a giocare in sei-sette, e, da prime in classifica perdere alla distanza per mancanza di forze, con mezza squadra con le valigie in mano dopo non aver percepito i rimborsi spese da mesi e abitato in appartamenti per cui la società non pagava l’affitto.
La misure è stata colmata sabato a Mantova con le ragazze (eroiche) sconfitte alla distanza e poi applaudite da avversarie e pubblico per la grande dignità mostrata in una situazione difficile.
C’è però una svolta, una bella svolta che arriva in città e consentirà alla Delser di finire la stagione. Ad arrivare in aiuto della società l’imprenditore Alessandro Pedone, il presidente dell’Apu che con la Libertas ha un accordo di partnership peraltro pienamente ottemperato in questi mesi, e i colleghi e amici, anche nell’avventura Apu, Gabriele Ritossa e Alessandro Pedone.
Con una nota i tre imprenditori spiegano la situazione:
«Alla luce delle recenti notizie – prive al momento di qualsivoglia smentita - pubblicate in data odierna dal Messaggero Veneto, che denunciano una profonda crisi finanziaria della Società Libertas Basket School, tale da precludere addirittura il prosieguo dell’attività sportiva della prima squadra, con conseguente esclusione della compagine dal campionato nazionale di serie A2 femminile, quest’oggi la Compagnia generale ristorazione, Gabriele Ritossa e Alessandro Pedone hanno deciso di offrire un aiuto in prima persona. Nel ribadire la terzietà di Apu rispetto a Libertas Basket School, confidando nella bontà e correttezza della reale necessità economica della squadra del Presidente Leonardo De Biase, gli imprenditori metteranno a disposizione da qui a fine stagione la somma di 100.000 euro.
La condizione posta è un immediato cambio al vertice della società, poiché nell’attuale viene identificata l’origine della incredibile situazione venutasi a creare».
Poi l’affondo all’attuale gestione guidata dal presidente Leo de Biase, cui nemmeno tanto velatamente si chiede un passo indietro: «Apu peraltro dal canto proprio, come già affermato, si ritiene parte lesa in termini di danno potenziale di immagine, dal comportamento sin qui adottato dalla presidenza di Libertas Basket School, alla luce anche degli accordi che regolano l’associazione temporanea di scopo “Women Apu” del 2021, stante anche l’enorme sforzo finanziario fatto nel tempo, sempre in chiave di sostegno del movimento cestistico nel proprio complesso».
Un intervento quindi mirato a consentire la fine della stagione: «I tre imprenditori – conclude perciò la nota – tengono a precisare che l’aiuto economico viene dato per consentire alla squadra una dignitosa conclusione del campionato, senza infangare ulteriormente i colori bianconeri. Le risorse non vengono in alcun modo messe a disposizione per acquisizione di quote, cambi di proprietà, interventi di qualsivoglia natura nella gestione dell’associazione Libertas Basket School, che si ribadisce è e resta soggetto terzo rispetto ad Apu»
«Non intendo pagare debiti pregressi di gestioni sconosciute, ma sentiamo il dovere morale nei confronti delle famiglie, delle giovani ragazze e delle atlete della prima squadra di cercare di dare un aiuto», ha dichiarato Alessandro Pedone.
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