Udine: Polisportiva, serve un milione e mezzo

Pedone: subito database con business plan di presentazione. «Da settembre raccolta pubblicitaria istituzionale e privata»
Tavagnacco 02 Agosto 2013 GSA Bellina Pedone Copyright Petrussi Press/Turco
Tavagnacco 02 Agosto 2013 GSA Bellina Pedone Copyright Petrussi Press/Turco

UDINE. Non ha raccolto, tre stagioni sportive fa, quel che doveva essere il marketing bianconero della Happy service, targata Massimiliano Ferrigno. Quando l’Udinese calcio doveva fare da traino sul mercato pubblicitario alla neonata Polisportiva udinese a sostegno delle eccellenze dello sport friulano.

Non ha avuto più fortuna, nell’ultimo biennio agonistico, il dg uscente Fausto Deganutti, uomo di sport e buon conoscitore del territorio friulano. Comunque, alla Polisportiva, oltre alla creativa idea dell’album di figurine, ha fruttato un contributo regionale da 100 mila euro, auspice il consigliere Fvg, Alessandro Colautti.

Voce, ancora da condividere, che va ad aggiungersi al notorio contributo Amga, ex azienda municipalizzata. Unico cespite che i “polisportivi” si sono divisi alla pari per cinque (25 mila euro a società aderente, 125 mila in tutto) nel primo anno di attività sulle spoglie della Pallalcesto amatori Udine sponsorizzata Snaidero, che fin lì aveva l’esclusiva con l’Amga.

Ora, per l’atto quarto della Polisportiva, nato con il presidente Alberto Rigotto, direttore amministrativo dell’Udinese calcio, dimissionario le società aderenti hanno pensato bene di confermarlo affiancandolo alla vicepresidenza con Alessandro Pedone. Il presidente sponsor dell’Apu Gsa, marchio che ha griffato le panchine dell’Udinese calcio allo stadio Friuli nella serie A scorsa.

La new entry Pedone ieri ha partecipato alla sua seconda riunione in Polisportiva, la prossima forse si terrà in Gsa a Feletto. «Erano presenti – aggiorna – tutte le società aderenti, meno le Aquile. C’eravamo noi del basket Apu e Sporting, comunque entità distinte, il Rugby Udine e la Pav di pallavolo».

«In sostanza si è deciso – spiega – di creare un database che faccia da bussines plan di presentazione della Polisportiva. Ogni squadra associata fornirà i propri numeri per un budget completo della Polisportiva e di tesserati, anche giovanili, per presentarsi a investitori istituzionali e privati. Credo sia un passo mai fatto prima. Serve a mettere a sistema completo i numeri delle singole squadre per presentarsi con unico strumento di marketing, importante per ricerche sul territorio».

«Vedremo poi a settembre – si proietta – di affidare a un’agenzia, nel qual caso dovremo tassarci pro quota, o a una nostra associazione fra privati, e io posso prestare Brandolin, la stabile raccolta pubblicitaria in favore della Polisportiva». Stavolta la copertura del fabbisogno si stima in un milione e mezzo di euro, mentre nell’anno uno, anche allora si disse in base a bilanci certificati, si arrivava a 4 o 5 milioni a regime.

«A sostegno di eccellenze del territorio o per il territorio», ribadisce Pedone che ha perplessità quindi sulle Aquile emigrate nel campionato regionale carinziano di hockey.

«Comunque, oggi (ieri per chi legge, ndr) – chiude Pedone – tutte le società hanno presentato i bilanci, conditio sine qua non per avere i contributi regionali soggetti a rendicontazione. Siamo struttura autonoma dall’Udinese calcio, Polisportiva che opera nel suo solco».

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