Udinese, arriva una doppia bocciatura

Terzo stop di fila, Runjaic chiede all’Udinese di migliorare «intensità e dettagli». Indice puntato su Lucca: «Deluso dalla grande occasione fallita a inizio ripresa»

Pietro Oleotto

Prima sul campo. E poi direttamente dal professore, Kosta Runjaic. L’Udinese ritorna da Genova con una doppia bocciatura, un risultato che non può non alimentare dubbi sullo spirito con il quale la squadra bianconera sta affrontando il campionato una volta aver raggiunto quota 40, quella che, nelle intenzioni della società, doveva essere un punto di partenza in vista delle ultime dieci giornate della Serie A.

Anche se, da questo punto di vista, lo stesso tecnico tedesco ha lanciato una “ciambella di salvataggio” alla truppa, dopo aver rifilato un paio bacchettate: «Non si tratta di mancanza di motivazioni dopo il raggiungimento dei 40 punti, le nostre difficoltà riguardano la dinamica delle partite», ha puntualizzato Runjaic prima di lasciare Marassi per rientrare in Friuli.

A livello di menù, bisogna dire che l’Udinese ha fallito nelle ultime tre giornate contro rivali profondamente diverse: una in lotta per non retrocedere, il Verona, l’Inter prima in classifica e un’avversaria diretta come il Genoa che ora si ritrova a due sole lunghezze di distanza.

«Il Genoa ha giocato con molta energia, noi ci siamo difesi bene nel primo tempo e nella ripresa abbiamo avuto l’opportunità per sbloccare il risultato, ma l’abbiamo sprecata. Sono i dettagli che hanno fatto la differenza nelle ultime uscite».

A dire il vero, l’assenza di Florian Thauvin è stata il filo conduttore delle gare con Verona, Inter e Genoa e non è esattamente un dettaglio. Tutt’altro. È per lo meno un grosso nodo al fazzoletto del mercato che la società Udinese dovrà fare per ricordarsi che senza il francese la squadra non ha grande personalità in fase di impostazione e realizzazione (un gol fatto in 270 minuti).

Ma, a ben vedere, questo era un argomento già finito sotto la lente la scorsa estate, quando poi si decise di fare un’operazione simpatia come quella del ritorno in Friuli di Alexis Sanchez per mettere a disposizione di mister Kosta anche un’altra bella fetta di esperienza come quella che avrebbe dovuto garantire il “vecchio” Niño, rivelatosi però troppo fragile fisicamente.

Si parlava in apertura, tuttavia, della bocciatura di Runjaic che non ha risparmiato Lucca. «Sono deluso soprattutto per la grande occasione che avuto a inizio ripresa e che avrebbe potuto dare un senso diverso alla partita».

Bastone e carota: «Lucca è un buon giocatore, sta crescendo molto bene e velocemente», ma... «Deve fare meno falli», ha raccontato il tecnico riferendosi al vizietto delle ammonizioni che poi finiscono per condizionare la sua intera partita. «Deve sicuramente migliorare». Tre parole anche sibilline se accostate alle continue voci di mercato sul centravanti di Moncalieri che, tuttavia, non riesce a fare la differenza, senza un Thauvin al fianco, tanto per citare qualche nome non a caso. «Thauvin può portare qualità, ma c’è un cammino da fare assolutamente», ha poi aggiunto.

Ricapitolando. Meglio concentrarsi sui passi in avanti che si possono fare da qui alla fine del torneo, nelle ultime sette giornate. Runjaic ha parlato di «intensità e dettagli» per ritrovare un’Udinese competitiva come quella di febbraio: «Altro che sentirsi in vacanza: ho grande ambizione e penso che ce l’abbia anche la squadra». Un’altra bocciatura tirerebbe in ballo proprio quest’aspetto del gruppo bianconero.

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