Udinese, attenta al caos Roma: può essere una trappola

Esonerato De Rossi, al suo posto sulla panchina giallorossa ci sarà Juric. Una problema in più per l’Udinese capolista attesa domenica sera all’Olmpico

Pietro Oleotto

Non c’è più Daniele De Rossi sulla panchina della Roma, al suo posto è arrivato l’ex tecnico del Torino, Ivan Juric. Rischia di trasformarsi in una vera trappola la prossima trasferta dell’Udinese, capolista solitaria della Serie A.

Chi aveva dato un’occhiata al prossimo turno, il quinto, e aveva tutto sommato catalogato l’appuntamento di domenica alle 18 all’Olimpico tra quelli abbordabili, complici le difficoltà giallorosse, dovrà ricredersi. Il cambio di allenatore dà sempre la scossa, tanto più se è fragoroso come quello andato in scena ieri mattina, quando la Roma ha annunciato l’esonero dell’ex capitano.

Una decisione improvvisa, con la squadra e De Rossi già a Trigoria per preparare la sfida contro l’Udinese, l’occasione nella testa del tecnico per far svoltare una stagione cominciata con il piede sbagliato, considerando i tre punti (frutto di altrettanti pareggi) nelle prime quattro giornate del torneo, decisamente un bilancio – seppur parziale – decisamente negativo per un club come la Roma e la proprietà americana.

Una mossa si dice fortemente voluta proprio dalla famiglia Friedkin, «adottata nell’interesse della squadra, per poter riprendere prontamente il percorso auspicato, in un momento in cui la stagione è al suo inizio», recita la nota diffusa dalla società.

Una mossa che, nonostante l’esonero di una dei “figli prediletti”, è stata accolta in un primo momento con un certo interesse dai tifosi giallorossi, come testimoniano i primi post sui social, che parlavano della candidatura dell’ex Liverpool, Jurgen Klopp, accanto a quelle di Stefano Pioni (finito poi in serata in Arabia Saudita per allenare Cristiano Ronaldo), Massimiliano Allegri ed Edin Terzic, già guida del Borussia Dortmund, tutti e due nella lista del Milan in caso di flop di Fonseca nel prossimo derby della Madonnina.

Un “sogno” che si è infranto nel tardo pomeriggio, quando il club ha annunciato l’ingaggio di Juric. Il tecnico croato è sbarcato nella Capitale poco prima di pranzo, per raggiungere direttamente Trigoria, da poco abbandonata da De Rossi a bordo della sua macchina: lì l’ex guida di Genoa, Verona e, per ultimo, Torino ha raggiunto l’accordo per un contratto fino al termine della stagione.

Non si tratta di un nome che scalda la piazza giallorossa, tanto che molti hanno postato la foto di Mourinho, segnalando che nel giro di pochi mesi sia passato da un allenatore d’élite a un mestierante della Serie A.

Figlio, a livello di credo tattico, di l’atalantino Gian Piero Gasperini, Juric è abituato a chiedere alla sua squadra tanti duelli uno contro uno a tutto campo, un’intensità che la Roma deve recuperare dopo l’appoccio “giochista” di De Rossi. Lo dovrà fare a cominciare dall’Udinese che, da canto sio, dovrà preparare una “partita al buio”. J

uric, invece, ha visionato il modulo di Kosta Runjaic dal vivo, lunedì sera al Tardini, dove i bianconeri hanno mandato in scena una rimonta partendo dal 2-0 del primo tempo giocato col 3-5-2, alternativa al 3-4-2-1 utilizzato nelle prime tre giornate.

D’accordo, il nuovo allenatore della Roma è stato avvistato anche su altri campi nell’ultimo turno, a Como e a San Siro, ma a pensare male a volte si indovina: forse una telefonata dalla Capitale l’aveva già ricevuta.

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