L’Udinese si prepara per l’Atalanta: provino decisivo per Davis, Giannetti torna a disposizione
Mister Runjaic conta di poterlo schierare dall’inizio contro i nerazzurri bergamaschi. Prudenza sul rientro del portiere Okoye: non sarà pronto prima di marzo
L’attesa è tutta per Keinan Davis, atteso oggi (mercoledì 8 gennaio) da un allenamento che testerà la tenuta del soleo della gamba destra, una sorta di provino decisivo a cui mister Kosta Runjaic affida le speranze di poter schierare al centro dell’attacco il sostituto naturale di Lorenzo Lucca, squalificato dal giudice sportivo che oltre a ufficializzare la diffida a Jesper Karlstrom ha appiedato anche i laziali Castellanos, Gila e Zaccagni, i veronesi Serdar e Tchatchoua e il monzese D’Ambrosio.
Martedì 7 gennaio, intanto, l’Udinese ha recuperato un altro effettivo per la sfida casalinga di sabato con la Dea, ospite alle 15 ai Rizzi.
Lautaro Giannetti, infatti, potrà essere della contesa considerato che ha ripreso a lavorare in gruppo dopo avere saltato le ultime quattro partite, le tre di campionato con Fiorentina, Torino e Verona più quella con l’Inter in Coppa Italia.
Il 31enne difensore argentino non partirà titolare sabato per cercare di arginare Lookman e compagnia, ma la sua ritrovata disponibilità permetterà allo staff di avere un difensore esperto da spedire in campo alla bisogna nell’arco di una sfida che in casa bianconera si aspettano molto dispendiosa sul piano fisico.
Runjaic, infatti, si aspetta una partita sulla falsa riga di quanto è accaduto a Verona, dove l’esordiente Oumar Solet ha tenuto bene il campo fino ai pericolosi segnali di stanchezza arrivati nella ripresa.
Considerato che il francese partirà ancora titolare nella difesa a tre con Thomas Kristensen e Jaka Bijol, ma che non ha ancora i 90’ nelle gambe dopo otto mesi di soli allenamenti, ecco che il recupero di Giannetti alza il tasso di esperienza rispetto a Isaak Touré, a patto però che l’argentino non si ripresenti come ha salutato con il Napoli il 14 dicembre, quando si fece sorprendere da Lukaku prima di provocare l’autorete di Neres, e di lasciare il campo all’83’.
Il punto sull’infortunio
Avrebbe dovuto essere la stagione dell’esplosione e del lancio in orbita anche in prospettiva mercato e nazionale, invece finora sono stati mesi grami per Maduka Okoye, il 25enne portiere nigeriano finito al centro di varie vicissitudini, anche di carattere personale, che col campo hanno avuto ben poco a che fare ma che poi, suo malgrado, si sono ripercosse fino a condizionarlo anche sul piano professionale.
È con questo filtro che possiamo aggiornare il suo attuale status, che è quello di un titolare assente da cinque partite e soprattutto lungodegente, impegnato nel lungo e per certi versi incerto percorso riabilitativo seguito all’intervento chirurgico con cui, lo scorso 11 dicembre, gli è stata riparata la lesione al legamento scafolunato del polso destro.
Lungo, perché con quell’infortunio il numero 1 dell’Udinese ci stava convivendo da due mesi, come da lui stesso ammesso nell’ultimo post su Instagram («Avevo giocato negli ultimi due mesi con un problema al legamento lesionato del mio polso»), ma anche incerto perché non c’è ancora una data sul suo rientro. Vero che il nigeriano si sta allenando al Bruseschi, ma a quasi un mese di distanza dall’intervento eseguito dal professor Loris Pegoli, a Milano, Okoye non ha ripreso a usare le mani e quindi non può né tuffarsi e né cercare la presa del pallone.
Le previsioni più ottimistiche parlano di un rientro a metà febbraio, ma è certo che la prudenza avrà il sopravvento, come è già filtrato dal Bruseschi. Non va quindi esclusa l’ipotesi di un ritorno a marzo, quando il campionato andrà in sosta a metà mese per riprendere dalla trasferta del 30 con l’Inter.
È l’avversaria che Okoye non si scorderà mai perché lo scorso 28 settembre, poco prima di scendere in campo, il portiere fu scosso dalle stories postate su Instagram dalla sua ex compagna Jelicia Westhoff, “puntuale” nel condividere senza filtri una serie di accuse sulle presunte mancanze nel loro rapporto di coppia. Comparse anche un “Con te è finita” che di certo tolse tranquillità a un Okoye trafitto a sorpresa in avvio di partita da un tiro debolissimo di Frattesi.
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