Udinese, a Firenze serve un’altra faccia: bisogna dire addio ai soliti errori

Lovric recuperato per dare man forte a un centrocampo con gli uomini contati, davanti Lucca e Thauvin dal primo minuti

Pietro Oleotto
In attacco dovrebbe rientrare Thauvin (destra), dal primo minuto al fianco di Lucca
In attacco dovrebbe rientrare Thauvin (destra), dal primo minuto al fianco di Lucca

Caro Babbo, stasera facci rivedere la faccia dell’Udinese dei primi due mesi. La speranza è un desiderio da letterina facile facile, anche se le renne della slitta in partenza da Rovaniemi non sarebbero d’accordo, per tutta una serie di motivi.

Il primo: l’avversaria di turno nell’ennesimo lunedì (23 dicembre, alle 18.30) in trasferta dell’inverno bianconero non è una preda morbida, tutt’altro.

La Fiorentina è una delle squadre più solide dopo le incertezze in avvio di stagione, proprio quando l’Udinese si raccoglieva la gran parte dei 20 punti che adesso ha in classifica. Il secondo: negli ultimi due mesi la Zebretta ha commesso troppi errori banali per poter raccogliere più dei 4 punti che si è messa in tasca dalla vittoria casalinga con il Cagliari, lo scorso 25 ottobre, quando chiuse la giornata al quarto posto con lo stesso bottino della Fiorentina che adesso ce ne ha 11 in più.

Lo scenario

Paradossalmente il rendimento dell’Udinese è stato sotto sommato accettabile lontano dal Friuli, considerando che ha pareggiato a Empoli e vinto a Monza, anche se deve rimpiangere i 3 punti consegnati nelle mani del Venezia dove era in vantaggio per 2-0. Da due partite è comunque imbattuta, mentre in casa ha perso le ultime tre, contro Juventus, Genoa e Napoli.

Insomma, oggi dovrebbe cercare di recuperare qualche colpo sparato a salve, anche se la graduatoria continua a premiare i bianconeri, ancora al nono posto prima dei due posticipi che comunque non intaccheranno questo piazzamento, considerando che anche vincendo incredibilmente stasera con l’Inter il Como non sorpasserebbe la Zebretta. A naso potrebbe essere l’ultimo bonus che si giocherà se oggi non muoverà la classifica, perché alle spalle ormai la Roma sta risalendo la china, perché l’Empoli ha una chance in casa contro il Genoa e perché allo Stadio Friuli - Bluenergy Stadium nell’ultima partita dell’anno solare è previsto lo scontro diretto con il Torino, l’altra squadra a -1 dai bianconeri. Insomma, si tratta di un momento cruciale del girone d’andata che per l’Udinese terminerà la sera del 4 gennaio a Verona.

Le scelte

Qualcosa in più nel “cesto” di mister Kosta c’è, rispetto alla gara di Coppa Italia contro l’Inter che ha segnato l’uscita di scena dei bianconeri. Almeno ha recuperato Sandi Lovric dall’affaticamento muscolare accusato contro il Napoli. Considerando il perdurare delle assenze di Payero e Zarraga, è una buona notizia per il tecnico tedesco che deve solo decidere se continuare a proporre dall’inizio Atta ed Ekkelenkamp ai fianchi di Karlstrom nel 3-5-2. A San Siro, poi, Runjaic ha ritrovato Sanchez che sarà un’alternativa importante nella ripresa dopo una partenza che sarà effettuata, a meno di clamorosi colpi di scena, con Thauvin – risparmiato in Coppa Italia– in coppia con Lucca.

Sulle fasce tornano, si spera con maggiore lucidità, anche Ehizibue e Zemura, mentre per la difesa a guardia della porta di Sava ci sono diverse opzioni, tutte naturalmente con Bijol perno centrale: l’ipotesi più gettonata vede Kristensen a destra e Touré a sinistra, Kabasele è l’alternativa per tutti e due.

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