Udinese a metà del guado, mister Runjaic: «Stiamo migliorando, ma ci manca continuità»

Il tecnico tedesco in vista della trasferta di Firenze, in programma lunedì 23 dicembre, alle 18.30: «Chiedo di capire le varie fasi della partita, anche perché abbiamo dei buoni numeri. Ci sono altre squadre che sono in grado di fornire prestazioni stabili ogni tre giorni, noi no»

Stefano Martorano
L’allenatore Kosta Runjaic, a destra il francese Atta in azione a San Siro
L’allenatore Kosta Runjaic, a destra il francese Atta in azione a San Siro

È ancora un Kosta Runjaic a metà del guado, impegnato com’è a remare contro la corrente, quello che ha presentato la trasferta di lunedì 23 dicembre a Firenze, etichettandola con le classiche definizioni di sempre.

La corrente, fuor di metafora, è ben rappresentata dagli errori individuali e di reparto in chiave difensiva dell’Udinese, una forza al momento inarrestabile che sta tenendo l’Udinese ancora alla larga dalla rotta desiderata, al punto che sabato 21 dicembre, analizzando i problemi, il tecnico tedesco si è lasciato scappare un’ammissione piuttosto rilevante: «Stiamo migliorando, ma in questo momento una squadra del nostro livello non può giocare in maniera stabile ogni settimana. Io neanche lo pretendo, ma chiedo di capire le varie fasi della partita, anche perché abbiamo dei buoni numeri. Ci sono altre squadre che sono in grado di fornire prestazioni stabili ogni tre giorni, ma noi no, e se commettiamo degli errori ci risultano fatali quando giochiamo contro questi club. È quasi automatico che veniamo puniti».

Correttivi urgenti

Come detto, è un’ammissione rilevante perché rende pubblica una problematica interna che non sta solo condizionando i risultati, ma che richiama l’urgenza di una risoluzione celere, anche perché a Firenze l’Udinese affronterà un’altra avversaria, come la Fiorentina, che quanto a continuità ha già dimostrato di saperla garantire una volta ogni tre giorni. «Affronteremo di nuovo una squadra di alto livello soprattutto in fase offensiva. Loro sono in grado di mettere in campo grande intensità, pressano alto e si meritano la classifica che hanno. Contro Napoli e Inter per alcuni tratti della partita abbiamo avuto buoni momenti di gioco, ma dobbiamo evitare le ingenuità che abbiamo commesso. Contro questo tipo di squadre diventa sempre difficile poi recuperare, e ne abbiamo parlato con la squadra», ha spiegato Runjaic, poi sceso nel dettaglio degli errori evitabili.

«Sbagliare è umano. Alcuni giocatori hanno meno esperienza e vi sono alcuni che stanno maturando e hanno bisogno di tempo. Poi ci sono altri che devono capire che devono aumentare il loro livello di prestazione. Noi stiamo lavorando a livello tattico e abbiamo fatto alcuni errori a livello di reparto, come ad esempio il primo gol subito contro l’Atalanta. Anche la prima rete in Coppa Italia contro l’Inter abbiamo commesso un errore di passaggio con Ekkelenkamp che non doveva capitare Dobbiamo migliorare su tutto questo perché l’Inter è riuscita a segnare grazie al nostro errore, e dobbiamo crescere come intensità e struttura».

Atteggiamento

A dirla tutta non è la prima volta che Runjaic ha fatto appello agli errori evitabili, ed è proprio per questo motivo che si trova ancora a metà del guado, ben sapendo di non essere riuscito a portare la squadra al di là degli errori che ne stanno compromettendo il cammino.

Sarebbe quindi fondamentale se al Franchi l’Udinese sciorinasse una prestazione a tenuta stagna, come richiede il tecnico. «Dovremo essere compatti, cercando di mettere in difficoltà la Fiorentina, una squadra che pressa molto alta. Noi dovremo cercare di evitare questo pressing vincendo i duelli. Sarà una gara intensa contro una squadra che ha perso di misura con l’Atalanta e Bologna, mentre noi abbiamo giocato bene con i bergamaschi e ottenuto un punto al Dall’Ara. Quindi abbiamo le nostre possibilità per prendere punti e se andremo oltre i nostri limiti possiamo fare la nostra prestazione».

Singoli

Runjaic ieri ha anche risposto in merito allo stato di forma di alcuni bianconeri, partendo da Alexis Sanchez: «Durante la sua carriera si è guadagnato il soprannome di Niño Maravilla, ma lui sa bene che nel calcio è fondamentale essere in un buonissimo stato di forma. Al momento non è al 100% ma ha bisogno di minuti per prendere il ritmo. È importante che abbia debuttato ma adesso deve trovare la giusta continuità».

Poi, eccolo fare il punto su Thauvin: «Purtroppo ha avuto un piccolo calo di rendimento per un infortunio non fischiato contro l’Inter che gli ha fatto perdere il ritmo. Penso che nelle ultime due gare a livello di fisicità abbiamo visto il Florian d’inizio stagione».

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