L’Udinese sbanca Firenze: la Babele gialla che soffre e vince
A Firenze i friulani iniziano con il piglio della squadra che anticipa i regali di Natale: rigore omaggio e altri cadeau in serie, azioni da gol zero. Nella ripresa cambia tutto: Lucca e Thauvin firmano la vittoria in rimonta
La stranezza che è anche la bellezza del calcio. L’Udinese a Firenze inizia con il piglio della squadra che anticipa i regali di Natale. Rigore omaggio e altri cadeau in serie, azioni da gol zero. Peggio: azioni vere, meno di zero come la temperatura sul Lussari di questi tempi.
Zero convinzione, timidezza, quasi rassegnazione quando Sottil ubriaca Kristensen che non trova niente di meglio da fare che stenderlo. Insomma, niente di nuovo sotto il sole delle ultime partite. Perché, l’Udinese l’attitudine al regalo c’è l’ha eccome.
Eppure, si diceva, il calcio è strano. Si riparte e l’Udinese fa due cose belle: approfitta del regalone della Viola, e quante volte non l’aveva fatto, e soprattutto comincia a giocare. Con i suoi pregi (Lucca, la classe di Thauvin) e i suoi difetti, l’indecisione, l’approssimazione, quella che porta ad esempio il neo entrato Atta a provare a mandare in porta Kean, o quella del portiere Sava con un paio di uscite e regaloni da brividi. Eppure, lunedì 23 dicembre, la Babele di giallo vestita con il danese, l’olandese, l’irlandese africano, il nigeriano, il francese, l’angolano, il piemontese, il congolese, lo spagnolo, lo zimbabwese all’antivigilia di Natale si compatta, lotta, vince.
Con il friulano Comuzzo dall’altra parte, che per Sanchez tifava da bambino, che si chiede cosa stia accadendo. È il calcio. Buon Natale.
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