Udinese, c’è il Parma per scacciare gli incubi LA DIRETTA - LE FORMAZIONI
UDINE. L’Udinese si chiude a riccio con il Parma all’orizzonte. Un po’ per ritrovarsi tra le quattro mura del Friuli, un po’ per testare il nuovo terreno di gioco (spostato durante l’estate sotto la tribuna centrale), la banda del Guido ha scelto la via della rifinitura nell’intimità di un rettangolo verde lontano da sguardi indiscreti.
Una scelta che ha alimentato voci incontrollate. Forse Guidolin vuole rivoltare la squadra come un calzino? O intende “cazziare” i suoi eroi, come li ha definiti nell’ultima conferenza stampa? Oppure dietro c’è la possibiltà di una virata tattica?
Punti di domanda che ci stanno tutti quando devi puntare al riscatto, quando alle spalle hai un flop in Europa e una sconfitta nella gara d’esordio contro la Lazio.
Le difficoltà. Sono prima di tutto di carattere psicologico. Dopo il primo preliminare di coppa, quello con i bosniaci, l’Udinese ha inanellato – per sfortuna o incapacità – una serie di risultati non proprio positivi che, tra l’altro, hanno evidenziato le “magagne” dei singoli.
Dall’insicurezza di Kelava (che nell’area piccola non esce mai), alle incertezze di una difesa che fino a tre mesi fa pareva collaudata anche senza Benatia e che adesso balla che è un piacere (per gli avversari). E poi i centrocampisti con poca “gamba”, Muriel che ha paura delle “busse” e Di Natale non ancora al top. Tutte paure da cancellare con una vittoria contro il Parma.
D’accordo, non sarà semplice come dice il Guido, sarà una sorta di derby tra squadre che hanno su per giù gli stessi obiettivi alle spalle delle big, ma adesso non c’è più tempo per i frizzi e i lazzi. Perdere di nuovo significherebbe sorbirsi due settimane di depressione calcistica, visto che dopo questa domenica il campionato vivrà la sua prima sosta.
Le scelte. È chiaro che le assenze illustri incideranno non poco sulla preparazione della partita. Pinzi e Domizzi non sono stati neppure convocati per la gara di questa sera. Il primo sta facendo i conti con il colpo rimediato la scorsa giornata, all’Olimpico; il difensore, invece, è uscito durante l’euro-sfida di Liberec, vittima di un malanno muscolare.
Così, l’Udinese non avrà il solito punto di riferimento arretrato (spesso Domizzi funge da regista con il suo sinistro), mentre con Pinzi fuori gioco Guidolin perde parecchio in termini di esperienza sulla mediana, soprattutto se non riproporrà Lazzari, come sembra.
Già, perchè se in difesa si cambierà il meno possibile, chiedendo a Naldo di spostarsi a sinistra per tappare la falla e chiudere il reparto con Heurtaux e Danilo davanti a Kelava, a metà campo potrebbero agire Badu, Allan e Pereyra con ai fianchi Basta e Gabriel Silva a coprire le fasce.
In attacco Muriel e Di Natale, con il colombiano in posizione più arretrata, nel quadro di un classico 3-5-1-1. I dubbi? Sono legati alle fatiche di coppa, perchè bene o male questa è su per giù la stessa formazione vista all’opera in Repubblica ceca. Chissà che Guidolin non mediti su quest’aspetto durante la notte prima dell’esame.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto