Udinese, che gioia rivedere Sanchez: «Piano piano ... 100»
Il Niño scrive sui social dopo la prima partita da titolare facendo capire che presto sarà al top
Il Niño è tornato a sorridere. «Piano piano ... 100», si legge nella storia che Alexis Sanchez ha fatto ieri verso ora di pranzo su Instagram. Quel 100 non può che essere interpretato come il cileno si senta piano piano in viaggio verso la migliore condizione.
Alla vigilia poteva sembrare un azzardo schierarlo dal primo minuto considerato che nelle gambe aveva i 45’ di Coppa Italia con l’Inter, i 10’ con il Torino e i 15’ con il Verona. Evidentemente, però, Runjaic aveva avuto delle garanzie negli allenamenti e i fatti gli hanno dato ragione. Si pensava che l’autonomia del cileno non potesse superare l’ora di gioco e invece Sanchez ha resistito fino all’80’ quando ha lasciato il posto a Iker Bravo.
Nel post partita è stato chiesto al tecnico bianconero se fosse rimasto sorpreso dalla prestazione del cileno e lui è sembrato spiazzato dalla domanda. «Perché dovrei esserlo? Non fossi stato convinto non lo avrei fatto giocare. E con l’Atalanta ha dimostrato di essere un giocatore di classe assoluta». In realtà la sorpresa non era tanto per la pulizia delle sue giocate, quanto per essere riuscito a restare in campo per 80’. Anche perché alla qualità (quattro imbucate di livello) e il colpo di testa con cui ha colpito il palo, è stata abbinata una buona continuità in fase di aggressione sui difensori dell’Atalanta. Si temeva che la fisicità dei difensori bergamaschi potesse limitarlo e invece dopo un paio di contrasti persi (e anche altrettanti falli non fischiati, vero Mariani?) Sanchez ha saputo reggere i duelli, ha costretto all’ammonizione Scalvini – che Gasperini nell’intervallo ha sostituito temendo di restare in dieci – e fino all’ora di gioco è stato perfettamente in partita. Quanto al feeling con Thauvin, su quello c’erano pochi dubbi, i campioni che sanno giocare a calcio si intendono subito. Forse hanno giocato poco vicini, ma forse erano le esigenze della partita che lo richiedevano.
E adesso la domanda che tutti si pongono è: quando vedremo Sanchez e Thauvin giocare assieme a un centravanti di ruolo? Con l’Atalanta Davis era infortunato e Lucca squalificato, ma dalla prossima trasferta di Como il numero 17 tornerà a disposizione. E siccome il compito di un allenatore è quello di far giocare quelli bravi ecco che Runjaic dovrà trovare una soluzione. I casi son due: o toglie un centrocampista (Payero o Lovric), oppure passa alla difesa a quattro, cosa non così campata per aria specialmente ora che in riva al Lago non sarà disponibile Ehizibue.
Runjaic schierò tre attaccanti con il Genoa, ma l’espulsione di Touré dopo 2’ gli mandò all’aria i piani. Il tecnico allora schierò contemporaneamente Thauvin, Ekkelenkamp, Davis e Lucca in una sorta di 4-2-4 in fase d’attacco e un 4-4-2 in quella di non possesso. Il tecnico tedesco, quando è stato stuzzicato sull’argomento, ha sempre risposto: «Non siamo pronti per sostenere le tre punte». Con l’innesto di Solet in difesa l’Udinese ha mantenuto inviolata la propria porta nelle ultime due gare. Forse qualcosa sta cambiando, o forse no, ma come diceva un ex allenatore bianconero «quelli bravi devono giocare». A Kosta la soluzione.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto