Udinese-Empoli verso il tutto esaurito: è caccia al biglietto per la sfida salvezza

Tifosi bianconeri in fermento: servono altri tre punti subito, stadio vicino al sold out per la partita contro i toscani

Pietro Oleotto
Il profilo “X” dell’Udinese ha reso omaggio ai i tifosi friulani a Lecce
Il profilo “X” dell’Udinese ha reso omaggio ai i tifosi friulani a Lecce

UDINE. Alle 22 del day after di Lecce c’era un solo “puntino verde” sulla mappa dello Stadio Friuli - Bluenergy Stadium, un singolo seggiolino libero nello spicchio “P1” della Curva Sud.

Il portale di TicketOne, al quale rimanda anche il sito ufficiale dell’Udinese, è stato preso d’assalto ieri, tanto che più di qualcuno ha segnalato dei blocchi temporanei della prevendita dei tagliandi per la partita salvezza di domenica 19 maggio, alle tre del pomeriggio, contro l’Empoli.

Dopo il bottino pieno portato a casa dal Via del Mare, ai bianconeri servono altri 3 punti per mettersi in tasca la salvezza. In modo aritmetico, un bel modo per non preoccuparsi più per l’ultima trasferta della stagione, quella di Frosinone che resterebbe importante, dunque, soltanto per i padroni di casa.

Il “puntino verde” delle dieci di sera di martedì 14 maggio è sparito nel giro di pochi attimi, così come è stato per numerose file di posti che sono stati sbloccati ora dopo ora per permettere ai tifosi dell’Udinese di coronare via via la caccia al biglietto, per il quale la società ha varato una promozione che sta portando al sold out: «DifendiAmola insieme».

Tradotta in soldoni si potrà entrare sborsando solo 10 euro (in Curva Sud,Tribune laterali Nord e Sud, Distinti, solo la Tribuna centrale costerà 35 euro), addirittura 5 per gli under 18 in qualunque zona dello stadio. Da Empoli fanno sapere che non mancherà un nutrito gruppo di sostenitori del club azzurro, anche se al momento la disponibilità è ancora ampia nel settore Ospiti.

Insomma, l’Udinese vuole accanto la sua gente, lo sta facendo capire in tutte le salse in queste settimane. E riconosce ai tifosi friulani un ruolo da protagonisti, come è successo sul profilo “X” – il vecchio Twitter – del club, quando le immagini dei gol bianconeri a Lecce sono state mixate con le esultanze dei circa trecento presenti al Via del Mare. Si lotta per la maglia, questo il comandamento degli appassionati bianconeri che si sono sobbarcati chilometri e chilometri per seguire l’Udinese anche stavolta, di lunedì.

Tra questi anche Gino Pozzo: diciamolo, avrebbe potuto starsene lontano per evitare altri possibili insulti in caso di malaparata, invece era in trasferta con la squadra, pronto a metterci la faccia.

Magari questo può essere l’inizio di un nuovo corso, più dal “volto umano” a livello societario, di sicuro l’ambiente si è compattato. E anche sui social ieri ha risposto alle insinuazioni avanzate da Cagliari (vedremo cosa succederà con la Fiorentina a tre giorni dalla finale di Conference, se ai sardi serviranno quei punti), da Empoli, da Frosinone, da Verona sulla mollezza del Lecce già salvo.

Perfino dagli interisti, pronti a salire sul carro dei “così fan tutti”, per giustificare lo sciopero bianco messo in atto con il Sassuolo.

Quello della contemporaneità è comunque un argomento caldo, sul quale è intervenuto ieri anche l’ad della Lega Serie A, Luigi De Siervo. «Questa è una norma ormai superata, non si può giocare tutti insieme – ha spiegato facendo capire che il calcio è in mano a chi paga per i diritti tv –. È una discussione che avviene ogni anno: cambiano le squadre, ma questa cosa non cambia».

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