Udinese, i tifosi hanno scelto la Zebretta d’oro: è Bijol il più amato, succede a Silvestri

Al difensore la 21ª edizione del premio ideato dal Messaggero Veneto in collaborazione con l’Associazione Udinese club
Simone Narduzzi
Jaka Bijol in una delle ultime gare prima dell’infortunio al piede; sotto con la compagna a Venezia nell’ultima foto del 2023 su Instagram
Jaka Bijol in una delle ultime gare prima dell’infortunio al piede; sotto con la compagna a Venezia nell’ultima foto del 2023 su Instagram

UDINE. Una vittoria schiacciante, quasi senza precedenti nella storia del premio ideato da Messaggero Veneto e Associazione Udinese club: Jaka Bijol è il vincitore della Zebretta d’oro 2023, edizione numero 21 del premio ideato dal nostro giornale nel dicembre 2003 in collaborazione con l’Auc.

Per lo sloveno netta l’imposizione sui “rivali” e compagni di squadra. È infatti con un plebiscito, rappresentato da ben 23 preferenze, che Bijol è stato eletto quale miglior giocatore bianconero dell’anno solare appena concluso.

Debole la concorrenza, certo, ma forte l’impatto avuto dal ragazzone di Vuzenica su un ambiente mai così alla ricerca di figure stabili a cui poter affidare le proprie speranze di un futuro sportivo migliore.

Un anno e mezzo è perciò bastato al centrale difensivo classe 1999, giunto in Friuli a luglio 2022, per prendersi i favori della tifoseria.

In particolare, dei club affiliati all’Auc, ai quali è spettato l’onere di scegliere il giocatore più in luce – o meno in ombra, visto il periodo – fra quelli al servizio della famiglia Pozzo in questa e in parte della scorsa annata di Serie A.

Senza storia, dunque, la votazione consumatasi in questi giorni di festeggiamenti: seppure bloccato in infermeria (operato all’inizio dello scorso mese per una frattura da stress dello scafoide del piede sinistro), Bijol ha scalato le preferenze dei suoi supporter riuscendo a imporsi su…

Già, su chi? Difficile stabilirlo basandosi sui soli voti concessi dai club Auc agli avversari del difensore in questa corsa. Pochi, nove soltanto per l’attuale capitano dell’Udinese, il “Tucu” Pereyra. Computo ingeneroso, che ha risentito dei rumors creatisi quest’estate in merito al futuro del centrocampista.

In generale, la sfiducia nei confronti della squadra è rappresentata da alcune astensioni nonché dai voti concessi, a mo’ di protesta, alla Curva Nord. A calamitare una nomination pure a Simone Pafundi, mai visto realmente all’opera in prima squadra.

Debole, poi, l’opposizione di Marco Silvestri, in questo campionato apparso in evidente affanno. Proprio l’ex Verona, allora, si è visto costretto a passare il testimone del premio conferitogli lo scorso anno.

Bijol entra quindi in un club esclusivo che vede quale suo leader indiscusso Di Natale, vincitore di ben cinque Zebrette d’oro. Fra i difensori, solo tre i predecessori di Bijol: Sensini, primo vincitore del premio, nel 2003, Basta, eletto nel 2013, e Nuytinck, scelto due Zebrette or sono.

E il Balon d’aur? Il “pallone” offerto al miglior calciatore internazionale è finito nelle mani di Halaand, che, con la vittoria della Champions League 2022-’23, ha spazzato la concorrenza di Mbappé & co. Un voto a testa, qui, per i friulani Meret e Vicario.

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