L’Udinese a San Siro con un turnover forzato

La squadra di Runjaic cerca i quarti di finale di Coppa Italia, che mancano da dieci anni. Il tecnico: «Schiererò la migliore squadra possibile»

Stefano Martorano
Lucca è atteso dal primo minuto in coppia con Bravo
Lucca è atteso dal primo minuto in coppia con Bravo

Sotto con il 3-5-2 senza sei infortunati (di sicuro) e senza Alexis Sanchez dall’avvio (è un’impressione piuttosto fondata), ma con la giusta dose di titolari in campo per cercare una qualificazione ai quarti di finale che manca esattamente da dieci anni. È così che l’Udinese sfiderà l’Inter nell’ottavo di finale di Coppa Italia in programma nella serata di giovedì 19 dicembre al Meazza, con l’arbitro Luca Massimi della sezione di Teramo a dare il fischio d’avvio alle 21, per un appuntamento che la Zebretta vuole onorare per almeno due validi motivi, e non solo per fare bella figura anche sugli schermi di Italia1, la rete Mediaset che manderà la partita in diretta.

Il primo è l’opportunità di un colpo grosso a San Siro, un blitz che al netto dei 90 minuti, più eventuali rigori allo scadere in caso di parità potrebbe consegnare l’accesso al quarto di finale d’inizio febbraio all’Olimpico con la Lazio, traguardo che, come accennato manca addirittura dalla stagione 2013-’14 quando l’Udinese di Francesco Guidolin eliminò proprio l’Inter al Friuli, battendola 1-0, raggiungendo la semifinale poi persa con la Fiorentina.

Il secondo motivo, invece, è legato al percorso che l’Udinese sta facendo; partite come queste  devono infatti essere interpretate come delle vere e proprie occasioni di crescita per un gruppo squadra che sta cercando la propria identità tra non poche difficoltà, non ultime quelle legate agli infortuni.

È un fardello che ha già pesato contro il Napoli in campionato e che si è appesantito ancor più ieri con l’affaticamento muscolare che ha messo fuori dai giochi Lautaro Giannetti. Il difensore argentino sarà assente a Milano giovedì 19 sera e lunedì 23 a Firenze, al pari di Maduka Okoye, Martin Payero, Keinan Davis, Oier Zarraga e di quel Sandi Lovric che invece a Firenze tornerà a disposizione.

Eccolo qui il turnover forzato per San Siro, quello che Runjaic ha dovuto suo malgrado mettere in conto. Per tutto il resto, invece, c’è ancora la possibilità di scegliere fino all’ultimo momento, ed è proprio quello che ha detto il tecnico parlando nel corso dello scambio degli auguri con la stampa.

«Giocheremo con la difesa a tre e non andremo a stravolgere radicalmente la formazione, anche perché non è questo l’approccio con cui vogliamo lavorare. Saremo in difficoltà soprattutto a centrocampo, ma schiererò la migliore squadra possibile. Turnover? Ci saranno delle rotazioni, abbiamo diverse scelte, ma non è detto che ci saranno in tutti i reparti. C’è ancora tempo per decidere».

Parole, quelle rilasciate a ora di pranzo, a cui hanno fatto poi seguito le prove al Bruseschi, dove davanti a Razvan Sava sono stati provati Christian Kabasele, Jaka Bijol e Isaak Touré in difesa, con Rui Modesto e Hassane Kamara esterni sulle fasce. In mezzo hanno agito Arthur Atta, Jesper Karlstrom e Jurgen Ekkelenkamp, mentre in attacco Iker Bravo e Lorenzo Lucca dovrebbero riproporre il tandem su cui sono già saliti a Venezia, dove lo spagnolo segnò il suo primo e fin qui unico gol.

Mister Kosta mercoledì 18 ha provato anche James Abankwah in mediana sulla destra, con Atta al posto di Karlstrom come play. È una soluzione che potrebbe proporre in corso d’opera, lanciando anche Sanchez nella mischia. «Domani è il suo compleanno e sulla carta può anche partire dall’inizio, ma devo ancora decidere», ha detto il tecnico tedesco sul Niño che oggi ne fa 36 e che ha trovato spazio in alcune esercitazioni.

La festa è quindi in programma a San Siro, dove reciterà la parte dell’ex e dove Simone Inzaghi, secondo quanto rimbalza dalla Pinetina, darà spazio a molte seconde linee, facendo esordire in porta l’ex genoano Josep Martinez. 

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