Udinese, stavolta la musica è giusta FOTO 1 - FOTO 2
UDINE. Sarà per l’aria di casa, o per quella soglia dell’attenzione che il Guido ha chiesto di alzare, come l’asticella del salto in alto, certo è che a tre giorni dall’ustione di terzo grado europeo (il numero dei preliminari falliti in modo più o meno bruciante negli ultimi anni) l’Udinese si è presentata con un’altra faccia all’appuntamento con il nuovo terreno del Friuli.
Il risultato, un 3-1 per affondare il Parma di Cassano (il barese? Si è svegliato a otto minuti dalla fine, per il gol della bandiera), è lo specchio di questo atteggiamento attento, misurato, da Udinese, come dice Guidolin quando etichetta le prestazioni riuscite della sua banda.
Non per nulla la vittoria non porta la firma dei “soliti noti”, in particolare di Totò che, comunque, ci ha provato a infilzare Mirante (un palo), mentre Muriel ha chiuso - realizzando il generoso rigore concesso all’89’ - una partita ricca di slanci.
Questi primi tre punti della stagione sono arrivati dunque soprattutto grazie ai gol di Badu ed Heurtaux, al primo centro con il bianconero sulla pelle, elementi che possiamo definire di contorno, o meglio, coristi al servizio dei tenori che stavolta non hanno cannato quando lo spartito della partita li ha chiamati in causa.
Quando Muriel ha lanciato Badu. Quando Maicosuel ha calciato la punizione per l’incornata del 2-0 di Heurtaux, uno dei grandi assenti (mentalmente) giovedì in Repubblica Ceca. A proposito del Mago: Guidolin l’ha spedito in campo al posto di Di Natale a una ventina di minuti dalla fine e lui ha prodotto un calcio ricco di spunti e generosità, tanto che alla fine dalla Curva Sud si è alzato spontano un coro: «Mago, Mago, Mago».
Le voci di un imminente addio del brasiliano proseguono e saranno sempre insistenti nelle prossime ore, visto che alle 23 la finestra di mercato chiuderà i battenti. Resterà? Partirà per fare spazio al connazionale Douglas Dos Santos, terzino sinistro che può prendere il posto di Pasquale? Le ultime indiscrezioni riferiscono di una sua conferma in bianconero: anche per questo ieri Gino Pozzo ha lavorato nel dopo-partita assieme al vicinissimo rinnovo del contratto per Danilo.
I punti di domanda riguardano soltanto le manovre in sede di compravendita. Dal punto di vista tattico, infatti, il Guido ha deciso di proseguire con il vecchio cavallo di battaglia del 3-5-1-1 anche senza due veterani del calibro di Pinzi e Domizzi, in tribuna a causa acciacchi.
Al loro posto ha spedito in campo Badu e Naldo, ricevendo da entrambi un’ottima risposta, mentre Pereyra (che evidentemente il tecnico giudica a corto di “gamba”) è partito di nuovo dalla panchina a vantaggio di un Lazzari che sta migliorando, invece, gara dopo gara in termini di brillantezza.
Insomma, ancora una volta ha avuto ragione il signor Guidolin che, quando sente aria di casa e di campionato, pare rigenerarsi, nelle idee e nello spirito riflettendo questo stato d’animo sull’Udinese. La sua Udinese. É proprio vero. Peccato che nel dopo partita faccia l’autogol di non presentarsi in sala stampa.
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