L’Udinese ospita il Torino per riavvicinare l’Europa: davanti la coppia Lucca-Thauvin

In casa i bianconeri non vincono da ottobre. Runjaic sceglie ancora il 3-5-2, Vanoli: «In palio punti fondamentali»

Pietro Oleotto
Runjaic e Lucca
Runjaic e Lucca

Chiudere l’anno a quota 26 sarebbe non gran bel modo per terminare il 2024 in gloria, dopo la grande paura di maggio, quella della retrocessione, scansata per un quarto d’ora e grazie a un gol di Davis. Di mezzo, domenica 29 all’ora di pranzo allo Stadio Friuli - Blueneregy Stadium, c’è il Torino. Sbuffante. Non c’erano le associazioni d’idee, le froge di un Toro indomabile prossimo alla corrida, quanto piuttosto le incertezze di una squadra che non ha confermato le premesse di inizio stagione, quando duellava proprio con l’Udinese per cercare di sorprendere le solite note.

Niente da fare. Tutte e due poi si sono piantate, lasciando fuggire ai piani alti, assieme a Inter, Atalanta e Napoli anche Lazio e Fiorentina, ma se i granata di Paolo Vanoli nelle ultime cinque giornate hanno raccolto altrettanti punti, i bianconeri nel hanno presi 7 e coltivano sotto sotto l’idea si ritornare a ridosso del treno per l’Europa.

Lo scenario

Bisognerebbe dunque cercare di far fuori il Torino e poi bissare il successo in 4 gennaio a Verona per tornare in alta quota, terminando dunque il girone di andata a quota 29. Sogni di gloria che si scontrano col rendimento tutt’altro che esaltante dei bianconeri in casa, dove non fanno punti addirittura dallo scorso 25 ottobre, quando stesero il Cagliari. Da allora solo ko ai Rizzi contro Juventus, Genoa e Napoli, mentre in trasferta, dopo i ko di Venezia e Bergamo, sono stati raccolti 7 punti tra Empoli, Monza e Firenze. Insomma, più che guardare ai problemi del Toro – che scenderà in campo con il lutto al braccio in ricordo del giornalista e grande tifoso granata Gian Paolo Ormezzano –, l’Udinese farà bene a tenersi alla larga dagli errori banali e di concentrazioni che spesso l’hanno rallentata.

Le scelte

Runjaic riproporrà il 3-5-2 per smontare il castello tattico “a specchio” del collega Vanoli che ha parlato di «punti fondamentali in palio». Vuole fuggire più lontano possibile dalla zona retrocessione il Torino. Stesso piano dell’Udinese che però ha 4 lunghezze in più, sta bene anche con il morale e recupera Bijol al centro della difesa. Per il resto dovrebbe riproposto lo stesso undici che ha steso la Fiorentina con Sanchez ancora in panchina e l’ex Lucca (ai tempi delle giovanili) centravanti titolare con la fianco capitan Thauvin. 

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