Udinese: via il direttore sportivo Marino, al suo posto arriva Balzaretti

Il contratto del responsabile dell’area tecnica non sarà rinnovato. Alla base della decisione alcuni dissapori con Gino Pozzo
Massimo Meroi
L’ex ds dell’Udinese Marino; a destra, Balzaretti con la moglie Eleonora Abbagnato, star della danza classica
L’ex ds dell’Udinese Marino; a destra, Balzaretti con la moglie Eleonora Abbagnato, star della danza classica

L’Udinese e Pierpaolo Marino si separano. Quello che era stato fino a ieri un chiacchiericcio ha trovato l’ufficialità con un comunicato da parte del club bianconero.

«Al termine della stagione sportiva 2022/2023, Udinese calcio e Pierpaolo Marino non proseguiranno il proprio percorso insieme– si legge –. Marino ha rappresentato un valore aggiunto per l’Udinese in tutti gli anni vissuti da manager in bianconero, condividendo con il club un importantissimo ciclo dalla fine degli anni 90 e contribuendo, poi, negli ultimi quattro anni, al consolidamento della squadra che ha sempre confermato, con anticipo, la sua partecipazione alla massima serie.

Il rapporto umano e di amicizia tra Pierpaolo Marino e l’Udinese calcio resterà immutato con la Società che esprime tutta la sua gratitudine al direttore per le grandi professionalità e competenze messe sempre a disposizione della causa bianconera».

L’EREDE

Il posto di Marino sarà preso da Federico Balzaretti, classe 1981, reduce da una esperienza come direttore sportivo al Vicenza e fino al 2015 calciatore di livello (16 presenze anche in maglia azzurra dal 2010 al 2013) e ritiratosi nel 2015 quando indossava la maglia della Roma.

Intervistato da Sky Sport per parlare del neo tecnico del Napoli Rudy Garcia che lo aveva allenato alla Roma, Balzaretti in merito alle voci che lo danno imminente per trasferirsi a Udine ha dichiarato: «Sono solo chiacchiere, in questo momento sono a casa con la mia famiglia. Certo, fa piacere essere accostati a club di questo livello.

Se nei prossimi quindici giorni sarò reso partecipe di qualcosa bene, altrimenti continuerò a viaggiare, studiare, aggiornarmi e vedere partite». Un muro di gomma, l’identikit perfetto per un dirigente dei Pozzo.

LE DUE VERSIONI

La versione di Marino 1 all’Udinese era durata sei anni (dal 1998 al 2004), quella di Marino 2, quattro (dal 2019 al 2023). La differenza tra le due “epoche” è evidente: nella prima Marino aveva un compito molto più operativo, a fine anni ’90 l’Udinese acquistava molto all’estero (Pizarro è il giocatore top di quell’epoca) ma anche in Italia (Iaquinta, Margiotta, Fiore, Muzzi).

Oggi il responsabile dell’area tecnica ha un compito che lo coinvolge molto meno nel mercato del quale si occupa in prima persona Gino Pozzo.

INCOMPRENSIONI

Marino ha lavorato soprattutto al fianco di Sottil nella gestione dello spogliatoio dove non tutto è filato per il verso giusto come confermano le “performance automobilistiche” a orari notturni di alcuni bianconeri.

Non sarebbe stato questo il motivo che ha portato Gino Pozzo a decidere per la mancata riconferma, ma alcune incomprensioni sorte nell’ultima parte della stagione.

Che qualcosa del genere comunque bollisse in pentola lo si era capito quando erano cominciate a circolare le prime voci circa un approdo a Udine di Balzaretti.

Eravamo a un mese dalla scadenza del contratto di Marino (giugno 2023) e sembrava perlomeno sospetto che nessuno avesse mai parlato di rinnovo dal giorno in cui il club aveva invece fatto valere l’opzione per il contratto di Sottil.

Morale? Il 14 giugno del 2022 il direttore aveva strappato un rinnovo annuale, dodici mesi e cinque giorni dopo no.

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