Volley, missione salvezza: il bilancio del 2024 della Cda Talmassons

Il ds Paoli fa un bilancio del 2024 e guarda al futuro_ «Anno indimenticabile, puntiamo a difendere la categoria»

Alessia Pittoni

Gianni De Paoli è uno degli artefici della cavalcata vincente che ha portato la Cda Volley Talmassons Fvg in A1. Al direttore sportivo il compito di raccontate le tante gioie del 2024 ma, anche, il salto nel vuoto che è stato l’ingresso nella massima serie.

De Paoli, che 2024 è stato?

«Indimenticabile, non avremmo potuto chiedere di più. La seconda metà è stata molto intensa: abbiamo dovuto voltare velocemente pagina per cercare di capire in quale dimensione saremmo stati catapultati. Eravamo consapevoli delle difficoltà che avremmo trovato nell’allestire una rosa di A1 partendo quando le altre società avevano già quasi finito; oggi abbiamo la consapevolezza di essere lì e di giocarcela fino alla fine».

Diciamolo ancora: non era così scontato rimanere in corsa.

«Nell’ambiente pallavolistico partivamo come la vittima predestinata. Invece siamo nel pieno della lotta salvezza e i 1100 tifosi presenti nella gara contro Roma la dicono lunga sull’affetto che circonda la squadra».

Dopo l’arrivo di Storck ci saranno novità?

«La società ha fatto il massimo ma siamo disponibili, se se ne presenterà l’occasione, a rinforzare ulteriormente la squadra. In questo momento, come altri club, siamo alla finestra ma per ora non ci sono nomi».

Quali sono state le maggiori difficoltà affrontate per preparare la A1?

«Sicuramente due: l’allestimento di una rosa competitiva e la scelta dell’impianto di gioco. Questi aspetti ci hanno assorbito completamente per i primi mesi dopo la promozione. Successivamente abbiamo ragionato sulla necessità di costruire una macchina organizzativa completamente diversa: ci sono venuti incontro tanti volontari che stanno svolgendo un lavoro importantissimo e mi ha fatto molto piacere ricevere via social i complimenti dei tifosi di Busto Arsizio per l’accoglienza ricevuta».

Cosa vuol dire fare il ds nella massima serie?

«Ambientarsi in A1 non è stato difficile: in questo devo ringraziare anche Leonardo Barbieri con cui lavoro da cinque anni e che ha messo la propria esperienza a disposizione del progetto, adeguando le proprie richieste di mercato alle nostre disponibilità. Diversamente dagli altri ds mi occupo anche della gestione economica del club quindi ho il doppio difficile compito di lavorare per il raggiungimento degli obiettivi sul campo e per far quadrare il bilancio».

Pensa già alla prossima stagione?

«Certamente, stiamo già ragionando in termini di mercato ma anche organizzativi».

Ad esempio?

«Penso che, se rimarremo in A1, le due partite contro Imoco e Milano dovranno diventare dei veri e propri eventi, giocati in un palcoscenico adatto a contenere tutte le persone che vorranno esserci».

E per il mercato?

«Qualche idea ce l’abbiamo già. Parlando dal punto di vista personale mi sbilancio dicendo che faccio fatica a pensare a un anno senza coach Barbieri».

E se la stagione dovesse chiudersi con una retrocessione?

«Penso che lavoreremmo per creare una squadra di A2 con le carte in regola per risalire subito. Sicuramente non avremmo rimpianti, la società resterebbe solida ed economicamente in salute. Speriamo ovviamente che questo non accada».

In quel caso acquistereste i diritti da un altro club?

«In società non se ne è mai parlato ma non penso che rientrerebbe nei nostri piani».

Che cosa augura alla squadra per questo inizio 2025?

«Credo che le atlete abbiano solo bisogno di una vittoria, magari in casa, per sbloccarsi. Sono ragazze intelligenti che lavorano sodo in palestra, credono nel percorso che stanno svolgendo e hanno un obiettivo comune».

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