Widmer ancora in dubbio: serve il via libera dei medici

Giovedì ha lavorato a parte per evitare contatti all’osso frontale colpito contro l’Inter. Non basta la maschera: consulto specialistico per valutare i pericoli, oggi la risposta

UDINE. La maschera non basta. Per schierare Silvan Widmer in campo, domenica contro la Roma, l’Udinese dovrà attendere il nulla osta rilasciato dallo specialista a cui la società ha chiesto ieri un consulto, un ultimo quanto fondamentale tassello per non far correre alcun rischio al giocatore infortunatosi sull’osso frontale contro l’Inter.

La risposta sarà resa nota oggi, aumentando così l’incertezza relativa all’impiego dell’esterno svizzero, un contrattempo che agli occhi di Delneri va ad aggiungersi all’acciaccato Rodrigo De Paul e al febbricitante Ryder Matos. Per la cronaca, tutti e tre i bianconeri sono rimasti a parte dal gruppo ieri al Bruseschi, dove i campi congelati a zero gradi hanno consigliato prudenza, oltre che la conferma dell’annullamento del (tradizionale) galoppo del giovedì con la Primavera e il conseguente spostamento al coperto, sotto la tensostruttura.

Insomma, a pochi giorni dalla sfida ai giallorossi si è accesa la spia su quella fascia destra bianconera che oltre ad offendere dovrà anche preoccuparsi di tenere a freno l’annunciato rientro di El Shaarawy.

Ultimo step. Come anticipato, Widmer ha dovuto dunque sottoporsi a un consulto specialistico e lo ha fatto recandosi dal direttore della clinica di chirurgia maxillo facciale di Udine, il dottor Massimo Robiony, che aveva già seguito il caso fin dai suoi primi sviluppi, dal ricovero del giocatore domenica dopo la sfida all’Inter. È stato lo stesso staff medico bianconero, capitanato da Aldo Passelli a richiedere il parere, segno che la prudenza non è mai troppa quando si parla di sicurezza.

Non che in quattro giorni l’affossamento della corticale esterna dell’osso frontale sia migliorata, nel percorso di una guarigione che invece presuppone un mesetto, ma evidentemente lo specialista ha voluto vedere Widmer con la maschera, assicurandosi personalmente della struttura della protezione realizzata in tempo record a Milano e già indossata mercoledì e ieri dall’atleta. A proposito, Widmer il suo personale parere positivo alla maschera lo ha già espresso, facendo sapere che la visibilità indossando la protezione è ugualmente perfetta.

Risposte. La certificazione che conta deve però arrivare dallo specialista e se nella seduta di giovedì mattina, alle 11.30, Widmer potrà rientrare in gruppo, giocando per la prima volta le partitelle con la maschera, allora l’atteso via libera sarà arrivato. Delneri se lo augura, così come spera che De Paul rientri in gruppo dopo avere avuto il tempo di smaltire una botta rimediata in allenamento. Giocarci sopra ieri sarebbe stato compromettente in caso di nuovo contatto sulla zona. Il più incerto è quindi Matos, che ieri è stato poi spedito a casa in via preventiva.

Alternative. Faraoni prenderebbe il posto di Widmer in caso di fermo, mentre De Paul e Matos si giocherebbero il posto tra incerti, con Perica pronto ad adattarsi al ruolo in caso estremo. Ci sarebbe anche il brasiliano Ewandro, ma non è ancora considerato pronto dallo staff, dopo l’infortunio, l’intervento e la lunga rincorsa.

Indicazioni. Chi sta meglio sono invece Zapata e Thereau. I due attaccanti hanno svolto tutta la sessione, la loro prima seduta completa settimanale, e Gigi da Aquileia un sospiro almeno lo ha tirato.

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