«La città impresa è nata qui in Friuli»
«La città impresa è nata qui in Friuli» San Daniele: primo appuntamento del Festival sull’agroalimentare. Ribadita l’importanza di fare rete tra produttori

SAN DANIELE. Legare il prodotto al territorio. Per attuare questo disegno bisogna fare sistema, un sistema in cui far valere le innumerevoli opportunità date a una regione a statuto speciale. Parte dal primo appuntamento sandanielese del Festival Città imprese un richiamo importante su quella che dovrà essere la strada da percorre da oggi in poi nel settore dell’agroalimentare in Friuli Venezia Giulia in generale e a San Daniele in particolare.
Dopo i saluti del neosindaco Paolo Menis, il convegno “Brand, tra opportunità e valore: i nuovi territori del made in Italy” è entrato nel vivo con l’intervento del presidente del Consorzio del prosciutto di San Daniele Vladimir Dukcevich.
«Tutti conoscono il nostro prodotto: il 95% degli italiani e il 93% lo apprezza. Io giro da 20 anni per promuovere il prodotto – ha riferito Dukcevich –: oggi la gente oltre che mangiare vuole vivere un’esperienza. In Italia ci sono una trentina di prosciutti eppure solo 2 sono riconosciuti fuori dal confine. I consumatori vogliono sapere cosa c’è dietro quei prodotti: a San Daniele abbiamo fattori irripetibili come storia, cultura, arte e turismo. 50 anni fa i produttori di qui si misero insieme creando il primo esempio di città impresa capendo che il prodotto e il suo territorio debbono essere venduti insieme. In questo senso la Toscana ha dei privilegi: il Chianti ha saputo sposare territorio con prodotto. E il prosciutto di San Daniele – ha concluso il presidente – potrebbe, con le sue centinaia di migliaia di confezioni vendute al giorno, fare da ambasciatore all’intera regione».
In fatto di promozione il Consorzio realizza un lavoro importante di cui fa parte anche Aria di festa, kermesse in cui chi viene lo fa non solo per la fettina rosa ma anche per l’accoglienza del territorio. Oggi – ha chiosato - forse è il giorno 1 per riuscire a portare insieme tutti gli ingredienti per creare unità».
Il Friuli guarda dunque ai “privilegi” della Toscana – ha aggiunto il moderatore del convegno, il direttore del Mv Omar Monestier – ma noi siamo speciali. Noi qui più di altre regioni abbiamo le condizioni, forse finora la nostra grande fortuna di essere speciali è stata buttata via. E proprio a due rappresentanti della Toscana il compito di spiegare i segreti del successo di quel territorio. Per Alberto Bencistà sindaco di Greve in Chianti «il problema sta nel riuscire a fare sistema. La discussione deve essere vera per creare un sistema Friuli. Un territorio se ha una forte identità sa cosa vuole».
Francesco Tapinassi – Fondazione Sistema Toscana – ha poi illustrato i benefici portati dalla promozione fatta attraverso i social network. Testimonianza anche dal Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco con il direttore Giancarlo Vettorello che ha parlato dell’importanza per il territorio di azioni di approccio congiunte per ricevere il visitatore.
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