Braccio artificiale: bimba curata all’Arcobaleno onlus

PORCIA. È una storia di dolore, ma soprattutto di speranza quella della piccola Erdene, bimba di 7 anni originaria della Mongolia cui l’associazione Arcobaleno onlus di Porcia ha aperto le porte della casa famiglia di via delle Acacie. Avendo perso il braccio destro a causa di un errore medico, grazie all’impegno economico dell’associazione internazionale Sos bambino di Vicenza, Erdene ha potuto trovare nel nostro territorio le cure e il sostegno che le hanno permesso di recuperare l’uso dell’arto menomato. Per la parte sanitaria, fondamentale è stato l’apporto dell’ingegnere biomedico Marco Avaro di Fiume Veneto, che ha progettato per lei una speciale protesi.
L’Arcobaleno onlus di Porcia ha ospitato la bambina, assieme alla mamma e a un interprete, nelle sue strutture lungo il periodo necessario per le cure e la riabilitazione dopo l'applicazione e manutenzione della protesi. Erdene era arrivata a Pordenone a metà settembre, ed è rimasta nella casa famiglia purliliese per alcune settimane.
Dopo essersi ristabilita, ha fatto ritorno in Mongolia – assieme alla madre – dalla famiglia, per lasciarsi alle spalle il difficile periodo che ha attraversato. E dal quale è uscita grazie alla catena di solidarietà che si è messa in moto per lei e cui ha partecipato anche l’Arcobaleno. In virtù di questa esperienza, l’impegno della onlus coordinata da Lorenzo Gasperina in favore dei minori in situazioni di disagio assume dunque una dimensione internazionale.
L’Arcobaleno – che opera in sinergia con i Sevizi sociali del territorio – è in prima linea da vent'anni a sostegno dei bambini in difficoltà, accogliendoli in forma sia residenziale sia diurna nel proprio centro di via delle Acacie e accompagnandoli attraverso un percorso di sostegno psico-pedagogico specializzato. L’associazione è attiva, inoltre, sul fronte della formazione di coppie e singoli aperti alla possibilità di diventare famiglie di sostegno o affidatarie.
Per rispondere ai bisogni emergenti del territorio – variegati di fronte all’esistenza di realtà familiari sempre più complesse – l’Arcobaleno ha in progetto l’ampliamento della sede, che sarà definito assieme all’Ambito e all’As6.
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