Forestale e pompieri allertati per un incendio inesistente

Procurato allarme per un incendio inesistente. La sera dell’Epifania, quando già faceva buio, le guardie forestali, nella sede di Polcenigo, sono state allertate dalla Protezione civile di Palmanova. La centrale per i pronti interventi segnalava il riattizzarsi dell’incendio che, nell’ultima notte dell’anno, aveva devastato dieci ettari di montagna, alle falde del monte Candole, in comune di Budoia, lungo la dorsale Cansiglio-Piancavallo. Da Polcenigo è partita subito una squadra di forestali, coordinata dal comandante Aldo Moschetta. «Arrivati sul posto segnalato in meno di mezz’ora – afferma Moschetta – abbiamo visto che non esisteva alcun incendio. Qualcuno aveva allertato la centrale di Palmanova senza motivo, commettendo il reato di procurato allarme». In un secondo momento, all’altezza del monte Candole è giunto anche un mezzo antincendio dei vigili del fuoco.
Il reato di procurato allarme viene punito con l’arresto e la reclusione sino a sei mesi o, nei casi meno gravi, con un’ammenda da 10 a 516 euro. Non è dato sapere, per ora, se le autorità hanno individuato l’autore della telefonata allarmistica che ha costretto forestali e pompieri a risalire la montagna sino alla zona che era stata interessata dall’incendio di fine anno, percorrendo un lungo tratto ghiacciato di strada in quota. Vigili del fuoco, forestali, volontari e tecnici della Protezione civile, anche con l’uso di un elicottero, sono riusciti a circoscrivere l’incendio e a spegnerlo prima che le fiamme raggiungessero il bosco di Col Cornier. I carabinieri di Polcenigo hanno eseguito il sopralluogo la mattina di Capodanno, ottenendo anche le immagini dalla telecamera della vicina malga Ciamp che ha registrato il lancio di un razzo o di una lanterna cinese alle 23.37 di San Silvestro. —
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