Scarpe antinfortunistiche resistenti, ma pure fashion
BAGNOLI DI SOPRA. La divisione Safety del calzaturificio Orion Group spa si trasforma come Dike Srl e raggiunge la soglia dei 9 milioni di euro dopo 5 anni di attività. Chi ha detto che l'abbigliamento antinfortunistico non ha i margini di crescita delle migliori start up innovative dovrà ricredersi e la vicenda di Dike srl lo dimostra.
Nata nel 2012 come divisione del gruppo Orion, Dike chiudeva il 2012 con un fatturato di 800 mila euro circa. Poi la crescita costante del marchio a ritmi del 70% annuo attestandosi nel 2013 a 1, 862 milioni, nel 2014 a 3, 590 milioni, nel 2015 a 5, 544 milioni e nel 2016 a 7, 377 milioni, mentre per il 2017 si prevede una chiusura attorno ai 9 milioni di euro.
Un processo naturale, progressivo, e sostenuto dal costante sviluppo del prodotto e dal significativo ampliamento della catena distributiva passata dai 670 clienti iniziali ai 4032 attuali, tra negozi di materiali edili, ferramenta e punti vendita specializzati, sia in Italia che in altri 34 Paesi, con un peso percentuale estero del 53% sul fatturato.
Proprio per gestire meglio la performance della sua divisione safety, Orion ha scelto di staccare il marchio Dike dalla spa e di optare per una gestione autonoma che meglio permette di identificare l'azienda come eccellenza assoluta del settore in tutta Europa e nel mondo.Un successo che ha visto il management di Dike puntare fin da subito su soluzioni colorate, di tendenza, leggere e pratiche, ma anche sicure e resistenti.
Prodotti caratterizzati da una grande cura nel dettaglio tale da farli equiparare alle collezioni dei brand della moda casual.
Un risultato sostenuti da un percorso di ricerca interna e da brevetti di proprietà che garantiscono ai prodotti un valore aggiunto significativo anche in termini tecnologici.
Sotto la guida dell'attuale amministratore delegato Sergio Reniero, già direttore della Safety business unit in Orion Group, la nuova Dike srl si è lasciata alle spalle la logica che voleva l'abbigliamento antinfortunistico anonimo, standardizzato, focalizzato sul solo concetto di sicurezza e mai sulla personalità e sullo stile dei fruitori.
Forte di questa intuizione il progetto si è trasformato in pochi anni in un'impresa di eccellenza del "made in Italy", con 200 mila paia di scarpe da lavoro e 50 mila capi di abbigliamento venduti solo nell'ultimo anno anche grazie ad una distribuzione, capillare e rapida, che offre tempi medi di consegna di 48 ore.
Una celerità resa possibile dalla produzione totalmente centralizzata delle calzature nello stabilimento di proprietà a Bagnoli di Sopra e dell'abbigliamento rigorosamente nel distretto Veneto.
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